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Questo articolo è stato pubblicato il 04 febbraio 2012 alle ore 20:07.

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Se Luis Enrique nel calcio ha il progetto, Jacques Brunel ha fatto del rugby italiano il suo laboratorio. E oggi la prima prova, per il match di apertura del Sei Nazioni 2012, è stata soddisfacente a metà. Usando le stesse parole dell'allenatore della Francia, il nuovo commissario tecnico della nazionale italiana di rugby ha parlato di bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto allo stesso tempo. Nonostante la partita allo Stade de France di Parigi, vicino al tutto esaurito, sia finita per 30 a 12 in favore dei padroni di casa, Brunel ha detto che la squadra "ha fatto meglio di quanto si aspettasse". Degli azzurri ha apprezzato soprattutto lo spirito, combattivo fino all'ultimo minuto, anche quando per un cartellino giallo a Quintin Geldenhuys si sono trovati a giocare in 14 dal 70'. Forse appare prematuro dare già un giudizio sulla strada intrapresa con l'Italrugby, ma Brunel è convinto che sia quella giusta, fatta di possesso e attacco, due novità quasi assolute per una squadra che si era distinta fino a ora soprattutto per la difesa e la forza in mischia chiusa.

Quello che continua a mancare, a detta del capitano Sergio Parisse, è la capacità di concretizzare. "Dobbiamo essere più cinici nei loro 22", ha dichiarato a fine partita. Infatti tutti i punti per l'Italia sono arrivati dal gioco al piede: Kristopher Burton ha segnato un drop al 18', per poi piazzare due calci al 29' al 47', mentre Tobias Botes, al suo esordio in maglia azzurra entrando proprio al posto di Burton, ha portato il punteggio a 12 al 59', un livello dal quale non si è più spostato. La Francia, capace di concretizzare quasi ogni azioni messa in piedi dai suoi tre quarti, ha realizzato quattro mete, due invece, nel primo tempo e due nella ripresa, mandando a schiacciare la palla le due ali Julien Malzieu e Vincent Clerc e i due centri Wesley Fofana e Aurélien Rougerie. I punti al piede di Dimitri Yachvili e Morgan Parra hanno fatto il resto.

Con i primi ottanta minuti di gioco del Sei Nazioni 2012 è così iniziata l'avventura in azzurro del francese Jacques Brunel. L'Italia porta a casa una sconfitta, un risultato abbastanza prevedibile di fronte ai vicecampioni del mondo della Francia, che oltre a giocare in casa avevano voglia di rivincita dopo la sconfitta subita lo scorso anno a Roma (la prima per i Blues ad opera dell'Italia nel torneo). Tuttavia il morale dei giocatori azzurri è apparso alto. "L'ambiente è ottimo. C'è voglia di lavorare e finalmente abbiamo iniziato a giocare. Abbiamo dimostrato che possiamo attaccare, non solo difendere", ha affermato Andrea Lo Cicero, sottolineando che Brunel ha portato alla squadra "tranquillità". C'è da sperare, da tifosi, che porti anche punti e mete. Il prossimo appuntamento è vicino: sabato prossimo allo stadio Olimpico di Roma, prestato alla palla ovale, arriva l'Inghilterra.

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