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Questo articolo è stato pubblicato il 06 febbraio 2012 alle ore 09:18.
Mentre a Roma la neve si sta sciogliendo, ma il ghiaccio resiste ancora su strade e marciapiedi, è polemica aperta fra il sindaco Gianni Alemanno e il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri. Da Cesano, zona nord della Capitale, dove stamattina si trova «con la pala in mano», Alemanno ha dichiarato che «il ministro Cancellieri ha fatto degli appelli alla popolazione sabato, con due giorni di ritardo, e quindi credo che anche lei fosse male informata» sull'entità dell'ondata di maltempo.
Così il sindaco ha commentato le parole con cui il ministro dell'Interno ha difeso l'operato della Protezione Civile. «Un ministro fa il suo mestiere e quindi difende le strutture a cui il Governo sovrintende», ha aggiunto Alemanno ribadendo la sua proposta di «riportare la Protezione Civile sotto il ministero dell'Interno e di dargli di nuovo un potere di intervento diretto, perchè oggi non ha né i mezzi nè la capacità amministrativa di muoversi quando le emergenze si fanno gravi».
La replica di Cancellieri: non sono stata male informata. Nessuna polemica personale con Alemanno
«Non sono stata male informata, abbiamo seguito la situazione momento per momento», ha poi replicato il ministro Cancellieri, che si è detta dispiaciuta per le polemiche fra Alemanno e il capo della Protezione Civile Gabrielli «perché le istituzioni dovrebbero sempre dialogare e trovare la via d'intesa su tutti i temi, soprattutto quando i temi riguardano la sicurezza dei cittadini. Penso che occorra fare tutti una riflessione, - ha aggiunto - vedere cos'è accaduto realmente e fare tutte le inchieste e tutte le indagini possibili, con molta serenità, sapendo che abbiamo il dovere di occuparci della gente: è questo é il primo nostro compito. Poi se ci sono delle responsabilità emergeranno, se si son fatti degli errori se ne trarrà insegnamento per non ripeterli in futuro, se si sono fatte cose buone è giusto che la gente lo sappia». Il ministro poi, in una nota, ha puntualizzato che non esiste «nessuna polemica personale con il sindaco Alemanno o con altri rappresentanti delle istituzioni»
Bisogna lavorare in silenzio. Nessun problema a relazionare alla Camera
«Il sindaco è sempre il primo responsabile degli interventi di Protezione civile», aveva detto Cancellieri in un'intervista. «Sono stata commissario a Bologna e lì non abbiamo avuto alcun problema. C'è una cultura della neve che tocca certe città. Roma non è mai stata toccata dall'idea e magari dovrebbe pensarci. Le istituzioni devono fare la loro parte, le polemiche personalizzate vanno evitate. Bisogna lavorare in silenzio», ha aggiunto, evidenziando anche il fatto che il Paese ha bisogno di ammodernamenti. E che da parte sua, non ha «problemi a relazionare alla Camera per far sapere quello che abbiamo fatto con il ministero dell'Interno».
Quanto alla possibilità di trasferire la Protezione civile sotto il controllo del Viminale, Cancellieri ha dichiarato che con il presidente del Consiglio, Mario Monti «se ne è parlato ma ci siamo riservati una ulteriore riflessione»
Calamità naturale dichiarata per la Regione Lazio. La protezione Civile di Roma si protegge dalle polemiche chiedendo un altro bollettino meteo «puntuale e particolareggiato»
Polemiche a parte, il ministro ha dichiarato che «la situazione resta delicata soprattutto intorno al frusinate, per il resto si è normalizzata su quasi tutto il territorio nazionale: se le condizioni meteorologiche ci daranno un ulteriore periodo di calma penso che in breve tempo sarà tutto tornato alla normalità».
Intanto la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha dichiarato lo stato di calamità naturale, annunciando che la conferenza delle Regioni chiederà un incontro con il governo.
La protezione civile di Roma Capitale, per evitare altre polemiche, ha inviato oggi una lettera al centro funzionale della Regione Lazio e al centro funzionale centrale del dipartimento nazionale della protezione civile per chiedere «entro le ore 12 della giornata odierna, la previsione meteo puntuale e particolareggiata per le prossime 24-48 ore, e in particolare per la notte tra il 6 e il 7 febbraio per il territorio di Roma Capitale. La richiesta - spiega una nota - è diretta all'adozione di provvedimenti aventi carattere emergenziale finalizzati alla tutela della pubblica e privata incolumità».
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