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Questo articolo è stato pubblicato il 08 febbraio 2012 alle ore 12:06.

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«A nome del governo pongo la questione di fiducia sull'approvazione senza emendamenti all'articolo unico del ddl di conversione del decreto legge» sulle carceri. Lo ha annunciato in aula il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, intervenendo in aula alla Camera. Inizierà domani alle 12 la prima chiama del voto sulla questione di fiducia posta dal governo sul decreto svuota-carceri. Dalle 10.15 si terranno le dichiarazioni di voto. Il voto finale invece si terrà martedì prossimo, 14 febbraio: alle 15 inizierà la discussione sugli ordini del giorno e dalle 18 alle 19.30 ci saranno le dichiarazioni di voto finale che verranno trasmesse in diretta televisiva.

Proteste della Lega. Pd: urla patetiche
La fiducia è stata annunciata tra le proteste dei deputati della Lega Nord che hanno urlato verso i banchi dell'esecutivo: "vergogna, vergogna"-. Proteste anche dall'Idv che ha annunciato che non voterà la fiducia al governo. «Le urla e l'opposizione della Lega sono patetiche e ridicole - ha commentato la capogruppo Pd in commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti - anche perché proprio la Lega nel 2010 votò, senza troppi mugugni, il disegno di legge svuota carceri dell'allora ministro Alfano che prevedeva di mandare agli arresti domiciliari, previa valutazione del magistrato di sorveglianza, i condannati meritevoli a cui mancavano solo di 12 mesi di reclusione in carcere».

Severino: nessun delinquente pericoloso sarà libero di camminare in strada
«Nessun delinquente pericoloso sarà libero di camminare per la strada», ha detto il ministro della Giustizia, Paola Severino, conversando con i giornalisti sul decreto carceri. Un provvedimento che cerca di «contemperare» le esigenze di difesa sociale e l'alleggerimento del sovraffollamento delle carceri. Il magistrato se riterrà un soggetto socialmente pericoloso disporrà, ha sottolineato il ministro, la «custodia in carcere». Un «risultato estrememente importante» è la disponibilità dei magistrati a garantire i turni per le convalide che arriveranno non più in 96 ore, ma entro le 48.

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