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Questo articolo è stato pubblicato il 10 febbraio 2012 alle ore 21:06.

Inghilterra Italia (Ansa)Inghilterra Italia (Ansa)

Il pienone per Italia-Inghilterra (si era parlato di un tutto esaurito da 73mila spettatori) non c'è stato a causa della neve e, ancora prima, per le previsioni meteorologiche infauste per Roma e dintorni. Ma la giornata di oggi fa segnare comunque un passo importante per il rugby italiano, che porta per la prima volta una partita del Sei Nazioni allo Stadio Olimpico. In attesa della controprova del 17 marzo, quando arriverà la Scozia (e quando il clima, si spera, sarà decisamente più mite), ecco la conquista un altro stadio-simbolo: è vero che all'Olimpico l'Italrugby aveva già giocato, ma l'ultima gara - persa 31-22 - risale al 1996, e quindi ai tempi in cui non eravamo ancora stati ammessi al torneo più ovale prestigioso del mondo. In un certo senso si chiude un ciclo, "piccolo" ma assai significativo, visto che due anni e mezzo fa era toccato a San Siro, con il muro degli 80mila spettatori sfondato per vedere all'opera gli All Blacks neozelandesi, squadra dall'appeal impareggiabile.

Neve a parte, lo scenario è di quelli speciali. A dare una mano ci saranno anche i 7mila supporter inglesi: non sono pochi, ma, a confronto di numeri simili sulle tribune del Flaminio, che supera di poco la capienza di 30mila spettatori, si sentiranno un po' più "soverchiati" dai fan italiani. Il Villaggio del Terzo tempo sarà in realtà aperto ben prima dell'inizio della gara, fissato per le 17, e la location (lo Stadio dei Marmi) è di prima classe. Così come saranno di prima classe i box riservati a chi ha messo mano al portafogli e ha acquistato un pacchetto "hospitality". Una miniera d'oro nei Paesi anglosassoni, dove in migliaia si godono drink e pasti eccellenti prima e dopo il match, cui assistono da posizioni privilegiate. Ma qualcosa si muove anche da noi, se è vero che pure quest'offerta (da 600 euro a persona) ha centrato il "sold out".

Facile immaginare che il pubblico italiano farà di tutto per dare vita a una bolgia, però festosa e amichevole verso gli avversari, come è nella tradizione del rugby. Certo, un afflusso di massa potrebbe anche portare a qualche comportamento poco ortodosso sugli spalti, ma si può scommettere che eventuali episodi non improntati al fair play saranno pochi e, presumibilmente, "stroncati" dagli altri spettatori.

Tempo brutto o no, l'eccitazione sta salendo. L'Olimpico, come capienza, si pone nella fascia altissima degli stadi che ospitano il torneo. E' secondo solo a Twicknham, la fortezza dell'Inghilterra: un luogo dedicato esclusivamente al rugby, come il Murrayfield di Edimburgo, che però ha perso un po' di fascino da quando una normale curva da stadio ha sostituito quella collinetta dove si radunavano migliaia di "patrioti" con il kilt: e sembrava che potessero da un momento all'altro entrare in campo per dare vita a una battaglia da Braveheart.

A Parigi lo Stade de France, unico terreno di gioco ad avere ospitato una finale di Coppa del mondo di calcio (nel 1998) e una di Rugby World Cup (nel 2007), comincia in un certo senso stare stretto alla federazione transalpina, che vi aveva traslocato dal più centrale Parco dei Principi e ora vorrebbe costruirsi uno stadio tutto per sé. In Galles, a Cardiff, il Millennium Stadium sembra il monumento più importante della città ed è visibile da ogni punto della capitale del Principato. L'atmosfera è forse irripetibile, anche meglio di quella dell'Aviva Stadium di Dublino (il vecchio Lansdowne Road completamente rifatto), che a questo punto - con 50 mila posti - è il più piccolo di tutti. Intanto domani Roma si mette alla prova anche per un altro traguardo. A novembre tornano in Italia gli All Blacks, e in lizza per ospitarli c'è pure Milano.

COSI' IN CAMPO (sabato 11 febbraio, Stadio Olimpico, ore 17)
Italia: Masi; Venditti, Canale, Benvenuti, McLean; Burton, Gori; Parisse (cap.), Barbieri, Zanni; Bortolami, Geldenhuys; Castrogiovanni, Ghiraldini, Lo Cicero. A disposizione: D'Apice, Cittadini, A. Pavanello, Mauro Bergamasco, Gori, Botes, Morisi

CLASSIFICA
Francia, Inghilterra e Galles 2 punti; Irlanda, Scozia e Italia 0
CALENDARIO
Secondo turno
Sabato 11 febbraio: Italia-Inghilterra; Francia-Irlanda. Domenica 12 febbraio: Galles-Scozia
Terzo turno
Sabato 25 febbraio: Irlanda-Italia; Inghilterra-Galles. Domenica 26 febbraio: Scozia-Francia
Quarto turno
Sabato 10 marzo: Galles-Italia; Irlanda-Scozia. Domenica 11 marzo: Francia-Inghilterra
Quinto e ultimo turno
Sabato 17 marzo: Italia-Scozia; Galles-Francia; Inghilterra-Irlanda

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