Monti, operazione fiducia. Messaggio per Wall Street: comprate il rischio Italia, non ve ne pentirete

(Ap)

NEW YORK. Si sono divisi i compiti: il viceministro Vittorio Grilli ha preparato il terreno giovedì con fitti incontri con la comunità finanziaria a New York mentre il presidente del consiglio, Mario Monti era a Washington per la politica. Oggi a New York è arrivato anche Monti, Grilli si è unito alla sua delegazione ed è toccato direttamente al ministro dell'economia e Presidente del Consiglio chiudere l'operazione "fiducia", forse quella più delicata del viaggio perché ha come obiettivo un unico messaggio "comprate il rischio Italia, non ve ne pentirete". E sappiamo quanto mutevole bizzoso, irrazionale possa essere l'umore degli operatori e del mercato in genere.

Monti in realtà questo messaggio aveva cominciato a darlo al PIIE: "Credo che chi compri oggi il debito italiano potrà fare dei buoni guadagni" aveva detto con il suo fare sornione e persuasivo allo stesso tempo. Lo ha detto dopo aver dato un quadro del progresso che si è fatto in questi mesi, non solo in Italia in tutta la Ue, per rafforzare il processo di integrazione invece che allentarlo. C'è un secondo messaggio che Monti porta alla comunità finanziaria: "L'euro è forte". Come dire, acquistando i titoli con buone prospettive di aumenti dei prezzi non correte un rischio cambio. "nei periodi più difficili l'euro ha subito delle variazioni, ma non ha mai dato l'impressione di essere una valuta a rischio".

Gli incontri di Monti sono partiti in mattinata al New York Times, per una dicsussione con l'editorial board del giornale, guidato da Andrew Rosenthal, poi una tappa a Bloomberg e al New York Stock Exchange per due diversi incontri con operatori finanziari. Infine un'intervista a Maria Bartiromo della CNBC alle 10 di sera ora italiana. Infine l'incontro con il segretario generale dell'Onu Ban Ki Moon. Terminata la parte ufficiale un sano bagno di folla con la comunità italo-americana, poi il rientro in Italia.

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