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Questo articolo è stato pubblicato il 12 febbraio 2012 alle ore 18:13.

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Una donna famosa per la sua generosa passione popolare, per le sue lotte a fianco dei sindacati e dei ceti deboli, un volto che sa esprimere la bellezza vissuta delle rughe di una combattente per la giustizia sociale. Stiamo parlando Carla Bruni, naturalmente, nella sua nuova veste di modella per la statua celebrativa delle operarie italiane di Nogent-Sur Marne.

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Da Valentino, quindi, al marmo di Elisabeth Cibot, la scultrice che rappresenterà la première dame vestita da operaia. Non è uno scherzo ma l'inesorabile esito dell'incredibile piaggeria del sindaco della cittadina, Jacques Martin, esponente dell'Ump, il partito di Nicolas Sarkozy.

A Nogent-sur Marne, nei primi decenni del Novecento, centinaia di operaie italiane piacentine lavorarono in una fabbrica di lavorazione delle piume: la scultura, infatti, sarà intitolata La plumassière (in origine si pensava a un muratore, chissà, avrebbero potuto scegliere come modello lo stesso Sarkozy).

La scelta di una scultura in bronzo di 2,5 metri (la scultrice è specializzata in opere monumentali) è collegata all'inaugurazione di una più vasta area chiamata "Petite Italie", che ricorda il contributo dei lavoratori italiani immigrati e che prevede l'edificazione di una piazza e abitazioni "in stile italiano" (?) dove sorgeva l'antica caserma dei pompieri di Nogent. La sola scultura viaggerà sugli 80mila euro, di cui metà proveniente da mecenati e il resto a carico della città (30mila abitanti).

«È triste per le donne che hanno fatto questo mestiere. Carla
Bruni probabilmente ha visto più piume sugli struzzi e nelle sfilate
che nelle fabbriche», commenta l'esponente locale del Partito
Socialista, William Geib. Anche altri esponenti della maggioranza locale si sono detti stupefatti dalla decisione presa dal sindaco: «questo dettaglio non è stato specificato in occasione del voto del budget», sottolinea Marc Arazi.

Va però registrato un punto a favore della sagacia del signor sindaco nella scelta della modella (che, nella sua innata modestia, ha già acconsentito a uno shooting fotografico affinché l'artista possa essere «il più fedele possibile» all'originale): le piume che le operaie lavoravano ammazzandosi di fatica una decina di ore al giorno erano, guarda un po', piume di struzzo.

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