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Questo articolo è stato pubblicato il 13 febbraio 2012 alle ore 08:50.

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La Corte Suprema pakistana ha rinviato a giudizio il premier, Yousuf Raza Gilani, con l'accusa di 'oltraggio' per essersi rifiutato di riaprire un caso di corruzione contro il presidente, Asif Ali Zardari. «Yousuf Raza Gilani, lei ha intenzionalmente disobbedito alle decisioni di questa corte», ha affermato il presidente del panel composto da sette giudici, Nasir-ul-Mulk. «Perciò lei è responsabile di oltraggio e verrà processato».
Abito scuro e cravatta grigia, il premier si è dichiarato non colpevole in aula. L'udienza è durata in tutto mezz'ora; il procedimento inizierà mercoledì prossimo.

Se condannato, Gilani rischia fino a 6 mesi di carcere e, soprattutto, la perdita dell'incarico. È la prima volta che un premier pakistano viene rinviato a giudizio durante il suo mandato.
Al centro della vicenda vi è un presunto caso di corruzione che vede protagonista il presidente Zardari, sospettato di aver utilizzato conti svizzeri per riciclare 12 milioni di dollari di mazzette. Gilani si è rifiutato di applicare un'ordinanza del 2009 che chiedeva alla Svizzera la riapertura di un'inchiesta contro Zardari. Il premier ha sempre sostenuto che il presidente gode di immunità e che le accuse contro di lui sono motivate politicamente.

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