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Questo articolo è stato pubblicato il 19 febbraio 2012 alle ore 16:25.

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Demetrios Mandilaras, 1040 euro al mese e tre mutuiDemetrios Mandilaras, 1040 euro al mese e tre mutui

ATENE - Demetrios Mandilaras, 40 anni, è un dipendente del ministero dei Beni culturali, che ha subìto il taglio dello stipendio. Guadagnava 1.350 euro al mese, oggi dopo i tagli decisi dai Governi Papandreou-Papademos, ne guadagna 1.040. Sua moglie, Eleni Zampra, insegna la nostra lingua all'Istituto italiano di cultura di Via Patission 47, proprio di fronte al cancello dove i carri armati dei colonnelli repressero la rivolta dei studenti al Politecnico nel 1973, e guadagna 900 euro al mese con un contratto trimestrale.

«Un punto interrogativo sulla mia testa», lo definisce in una versione aggiornata della figura retorica della spada di Damocle. Demitrios e la sua famiglia composta da lui, sua moglie Eleni e due figli, Katerina di 4 anni e Costantinou di un anno, abitano nel quartiere di Iliopoli, a nord di Atene, al secondo piano della casa dei suoi genitori. Prima abitavano in affitto, ma dopo due anni hanno deciso, di costruire sopra la casa dei suoi accendendo un mutuo di 29mila euro per 15 anni che costa mille euro ogni semestre.

Dopo la nascita di Katerina hanno avuto bisogno di soldi e hanno acceso un secondo mutuo di 12mila euro per sette anni a 200 euro al mese, a cui se ne aggiunto un terzo per pagare l'acquisto di una motocicletta per spostarsi nel caotico traffico della città, per due anni a 140 euro al mese. Quindi ogni mese devono mettere da parte circa 500 euro per pagare le rate dei tre mutui. «Per il battesimo di Costantinou, aspetteremo almeno un anno», dice la moglie Eleni, perché per ora non ci sono i soldi a sufficienza per pagare la festa a cui vorremmo invitare parenti, padrini e amici. In Grecia il battesimo è una cerimonia molto importante», spiega. Katerina va all'asilo pubblico vicino a Plaka, dove hanno trovato posto perché hanno un reddito inferiore a 30mila euro all'anno. I coniugi Mandilaras hanno potuto trovare il posto alla figlia perché l'asilo è riservato ai dipendenti pubblici, altrimenti come avviene in Italia gli evasori fiscali sarebbero beffardamente passati davanti a loro.

«Abbiamo ridotto i consumi quotidiani cercando di eliminare le spese superflue e concentrandoci su quelle necessarie - prosegue Eleni, 40 anni, - ma quello che pesa è l'incertezza del futuro». Finora la famiglia, che in Grecia è molto importante, ha fatto da ammortizzatore sociale e da sostegno reciproco ma l'incognita è quanto durerà questa austerità che diventa insostenibile perché si concentra solo su alcune categorie a reddito fisso lasciando esclusi dai tagli della mannaia i redditi autonomi, che secondo l'Fmi solo l'82% dichiara redditi superi alla soglia di esenzione, e settori protetti come quello degli armatori che pur pesando per il 20% del Pil non pagano per una legge degli anni 60 praticamente tasse. Una diseguaglianza sociale che pesa come un macigno, soprattutto in tempi di crisi. Problemi di cui la stampa greca parla ma senza mai spiegarne i meccanismi di fondo, bloccata dagli interessi delle oligarchie troppo colluse con il potere politico per raccontarne i vizi e clientelismi.

Ad Atene in molti hanno deciso di emigrare all'estero - a Cipro, in Germania o in Canada - altri si trasferiscono in campagna, nelle regioni d'origine perché la vita in città è cara, rischiosa per l'aumento della microcriminalità e senza prospettive. In Grecia sta avvenendo qualcosa di assolutamente nuovo per un Paese occidentale, per di più dell'Eurozona.
Un quarto delle aziende greche hanno cessato l'attività dal 2009 e la metà di tutte le piccole imprese del paese dicono che non sono in grado di pagare gli stipendi per il credit crunch. È nata un'economia parallela basata sul baratto, mentre la gente comune cerca di aggirare un sistema finanziario al collasso.

Quasi il 50% della popolazione sotto i 25 anni è disoccupato e senza ragionevoli prospettive di trovare un lavoro stabile. È la generazione 400 euro al mese. In settembre, gli organizzatori di un seminario sponsorizzato dal governo su come cercare fortuna in Australia, un evento che ha attirato 42 persone l'anno scorso, sono stati assaliti da 12mila giovani. I risparmiatori hanno prelevato un terzo dei depositi bancari per metterli sotto al materasso: non si fidano più delle banche greche.

Un libro di ricette del tempo di guerra durante l'occupazione italo-tedesca è tra i best seller del Paese: la crisi ha colpito, dopo il taglio del 20% dei salari pubblici e privati, il taglio delle pensioni e l'annuncio del licenziamento di 150mila dipendenti pubblici entro il 2015, la vita quotidiana.

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