Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 19 febbraio 2012 alle ore 16:49.
Veltroni lancia un messaggio a Bersani sulla riforma del mercato del lavoro e riapre lo scontro nel partito democratico. Quella sull'articolo 18 «è una vera battaglia di sinistra». «Totem e tabù»: l'ex segretario del Pd è ricorso al titolo del libro di Freud per spiegare, in un'intervista a La Repubblica, il suo sì alla riforma dell'articolo18, in un Paese, ha confidato, «paralizzato per decenni» dai «santuari del no». «Totem e tabù - ha affermato Veltroni - si intitolava un libro di Freud. Ed è perfetto per definire gran parte del discorso pubblico in Italia. Bisogna cambiare un mercato del lavoro che continua a emarginare drammaticamente i giovani, i precari, il sud. Ci vogliono più diritti per chi non ne ha nessuno. Questa è oggi una vera battaglia di sinistra». Il responsabile economico del Pd, Stefano Fassina, ha accusato Veltroni di «essere in linea con il Pdl».
Quanto invece all'attuale presidente del Consiglio, Veltroni ha spiegato che Mario Monti è «un riformista» e il Pd non deve commettere l'errore di lasciarlo alla destra. «Sono bastati tre mesi per capire che non si tornerà indietro - ha spiegato Veltroni –. Circola nel Pd, ancor di più nel Pdl, l'idea che questo sia solo un governo d'emergenza, una parentesi dopo la quale si tornerà ai riti e ai giochi della seconda Repubblica o, peggio, della prima. Qualcuno dà giudizi tali da rischiare - mette in guardia Veltroni - il paradosso di consegnare al centro o al nuovo centro destra il lavoro del governo. È un errore grave».
Letta: nel dubbio fa bene
«Berlusconi tenta di berlusconizzare Monti? Chissà. Nel dubbio fa bene Veltroni a ribadire che non dobbiamo cedere Monti alla destra». Così il vicesegretario del Pd Enrico Letta commenta su Twitter l'intervista dell'ex segretario del Partito democratico. «Veltroni fa la corte a Monti - attacca Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista - Federazione della Sinistra -. Altro che riformismo - ha aggiunto - qui c'è un asse bipartisan contro i lavoratori. L'ex segretario Pd sbaglia, pesantemente, a dire che l'articolo18 non dev'essere un tabù: la sua manomissione è il primo passo per la demolizione dei diritti dei lavoratori». Non è d'accordo con Veltroni l'ex ministro del Lavoro, Cesare Damiano: «non contesto il fatto che ognuno possa esprimere le sue libere opinioni, al di là degli orientamenti largamente prevalenti nel partito, de quali pure occorrerebbe tener conto - ha affermato -. la mia è una valutazione di merito: dobbiamo affidare alla trattativa tra governo e parti sociali il compito di trovare una soluzione condivisa e unitaria».
©RIPRODUZIONE RISERVATA