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Questo articolo è stato pubblicato il 21 febbraio 2012 alle ore 18:09.

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Paga in tasse (4 milioni) più di quanto guadagna il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera (3,5 milioni). Però si è cancellata dall'albo degli avvocati e lo studio professionale da lei fondato, che pure continua l'attività in forma associata e dove lavora la figlia, ne ha subito risentito perdendo per strada clienti eccellenti, come Cesare Geronzi "migrati" verso altri professionisti (nella fattispecie il penalista Franco Coppi). Paola Severino unisce a un denso curriculum accademico, cattedra di Diritto penale alla Luiss di Roma, di cui è stata preside della facoltà di giurisprudenza e vicerettore mentre ora è in aspettativa, un'attività professionale a 360 gradi. Sia per clientela sia per tipologia dei procedimenti affrontati.

Ha difeso, tra gli altri, Romano Prodi nel processo sulla vendita della Cirio, il legale della Fininvest Giovanni Acampora nel processo Imi-Sir, Francesco Gaetano Caltagirone nell'inchiesta di Perugia su Enimont, Cesare Geronzi per il crac della Cirio, l'ex segretario generale del Quirinale Gaetano Gifuni nell'indagine sui fondi per la gestione della tenuta di Castelporziano. Ha lavorato nello studio di Giovanni Maria Flick prima che il professore fosse nominato ministro della Giustizia del primo governo Prodi nel 1996 e ha rappresentato l'Unione delle comunità ebraiche nel processo al nazista Erich Priebke. Tra le principali società, in una carriera che ha visto via via assumere peso il diritto penale dell'economia in tutti i suoi aspetti, alle quali ha dato assistenza legale ci sono Eni e Telecom.

Ma tra gli incarichi passati si segnalano anche le esperienza di vicepresidente del Consiglio della magistratura militare, di docente alla Scuola ufficiali dei carabinieri, di redattore della Treccani.
Un'attività, quella di avvocato, che ha contribuito in maniera assolutamente determinante nel farle totalizzare quei 7 milioni e rotti che la pongono in vetta, quanto a reddito, tra i tecnici del Governo Monti.

Ma Severino tiene a sottolineare che con l'assunzione dell'incarico di Governo sono cessati tutti i compensi extraistituzionali di qualsiasi titolo. Ci sarà però un effetto trascinamento, visto che la prossima dichiarazione dei redditi e probabilmente anche quelle successive terranno conto dei crediti maturati a titolo di parcelle fino al 16 novembre 2011, data di assunzione dell'incarico di Guardasigilli.

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