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Questo articolo è stato pubblicato il 23 febbraio 2012 alle ore 01:06.

«Secondo me, tutto si svolgerà regolarmente. Penso che quella di Parenzo sia una provocazione partendo dalla sentenza sul caso Fiat...». Così Michele Santoro a proposito dell'appuntamento di stasera con la nuova puntata di Servizio Pubblico, con argomento centrale la vicenda Celentano a Sanremo e più in generale la questione Rai. Tutto nasce dal fatto che Sandro Parenzo, a capo di Telelombardia, abbia fatto sapere che c'è necessità di conoscere preventivamente i testi, compreso quello di Celentano, se si vuole andare in onda. Il network di tv locali che trasmette Servizio pubblico teme querele con richiesta di risarcimenti milionari e quindi c'è il rischio che oggi la puntata non vada in onda su quel network.
Santoro però è tranquillo, oltre che risoluto nel tenere fermo il suo principio di non mettere a disposizione preventivamente i test.. «È qualcosa di improponibile nei nostri programmi», dice il giornalista e conduttore. Peraltro si trascura il non certo insignificante particolare che Celentano è l'ultima forse delle persone disposta a far conoscere in anticipo quello che dirà. La sua sarà una sorpresina, è stata annunciata così, e nessuno sa ci cosa si tratterà. Comunque sia, «alla luce degli accordi la trasmissione andrà regolarmente in onda. Non vedo nessuna ragione per cui non possa andare in onda», chiude l'argomento Santoro, rimandando tutti a stasera sulla vicenda Celentano.
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