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Questo articolo è stato pubblicato il 27 febbraio 2012 alle ore 11:15.

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L'opera
Il progetto approvato da Italia e Francia della tratta comune Torino-Lione ha un costo ridimensionato da 10,5 a 8,2 miliardi, con un finanziamento europeo che dovrebbe salire dal 30 al 40% (3.280 milioni) e la quota a carico dell'Italia che scende dal 63 al 57,9% (al netto dei fondi Ue), pari a 2,8 miliardi. Con questi elementi chiave la parte fondamentale della Torino-Lione, la «sezione transfrontaliera» Saint Jean de Maurienne-Susa/Bussoleno, ha fissato un punto fermo grazie all'accordo internazionale tra i governi italiano e francese, rappresentati dal vice-ministro alle Infrastrutture Mario Ciaccia e dal ministro dei Trasporti d'oltralpe Thierry Mariani, sottoscritto a fine gennaio ("atto aggiuntivo" di quello del 2001).

Rispetto all'intera "Parte comune italo-francese", 112 km tra Montmélian a Chiusa San Michele (costo stimato: 10,5 miliard), sarà realizzata in una prima fase solo la "sezione transfrontaliera": il tunnel di base da 57 km da Saint Jean de Maurienne a Susa, più 1,5 km di connessione con la linea esistente, da Susa a Bussoleno. Il tunnel dell'Orsiera, da Susa a Chiusa San Michele, viene invece rinviato a tempo indeterminato.

L'accordo conferma che al netto degli aiuti europei la quota italiana scende dal 63% (accordo 2004) al 57,9%, pari a 2.848 milioni, e la quota francese sale dal 37 al 42,1% (2.072 milioni). Per il viceministro Caccia, «i 2,8 miliardi che l'Italia deve coprire con propri fondi sono una cifra sopportabile sui dieci anni di realizzazione dell'opera».

La progettazione definitiva è stata avviata il 9 gennaio scorso, per un tempo contrattuale previsto in 12 mesi. Poi il progetto deve essere approvato da conferenza di servizi e Cipe (parte italiana) e i lavori partiranno nel 2013, per concludersi nel 2023, secondo quanto concordato con la Commissione Ue. Per la parte italiana, esiste un progetto preliminare per il quale è in corso la procedura di valutazione ambientale (Via).

Dopo tre anni di attesa il Governo è pronto a erogare la prima parte del finanziamento di circa 300 milioni, promesso nel 2009 alla Valle di Susa per compensare l'arrivo della Torino-Lione. I soldi, 100 milioni a carico della Regione e 202 dallo Stato, sono destinati a finanziare le sette stazioni del sistema ferroviario metropolitano di Torino.

Il cantiere
Sino ad oggi sono state recintate soltanto le aree di proprietà della Sitaf - società concessionaria dell'autostrada Torino-Bardonecchia, la A32 -, in località Maddalena a Chiomonte, per realizzare il tunnel esplorativo - sul modello delle discenderie francesi - propedeutico alla realizzazione dell'opera vera e propria. I lavori dureranno quattro anni. Finora l'area perimetrata copriva fino al 70%, l'intervento di questa mattina da parte delle forze dell'ordine ha portato al completamento della recinzione dell'intera area che sarà coinvolta dai lavori.
L'ordinanza del prefetto di Torino, da cui è scaturito l'intevento delle forze dell'ordine, dispone di procedere con urgenza al completamento della delimitazione perimetrale dell'area riconosciuta "di interesse strategico nazionale" (in relazione alla legge 183/2011 art.19), così come individuata dalla delibera Cipe del novembre 2010.
I lavori per la realizzazione del tunnel esplorativo sono affidati alla cordata di aziende guidata dalla Cmc consorzio ravennate, gli stessi che avevano vinto già nel 2005 l'appalto per il cunicolo esplorativo di venaus poi bloccato dalla protesta della valle. Questi lavori dovrebbero partire dalla primavera di quest'anno.
Titolari dell'intervento è la società di progettazione Ltf, italo-francese, che oltre a commissionare i lavori per il tunnel esplorativo ha affidato anche gli interventi in corso per la predisposizione del sito a una serie di imprese locali.

Gli espopri
L'imbocco del futuro tunnel della Maddalena si trova proprio nell'area dei terreni acquistati dai No tav negli anni scorsi, da qui la necessità di effettuare gli espropri e le tensioni in valle. Secondo gli avvocati che seguono il movimento No tav, l'occupazione dei terreni del cantiere di Chiomonte (Torino) a fini di esproprio costituisce «una vera e propria emergenza democratica». «Ltf - fanno sapere - si è presentata nuovamente soltanto con un'ordinanza prefettizia in palese violazione dell'articolo 2 del Testo unico di Pubblica sicurezza, che prescrive quella procedura soltanto in casi di estrema urgenza, che qui non vi sono. Presenteremo immediato ricorso al Tar del Piemonte».

Scheda dell'opera
STATO: progettazione preliminare
LUNGHEZZA: ~255 km
INIZIO LAVORI: 2013
FINE LAVORI: 2023
COSTO: 8,2 miliardi di Euro: tratta internazionale (tunnel di base da Saint Jean de Maurienne a Susa, stazioni internazionali di Susa e Saint Jean de Maurienne, collegamenti con la linea storica italiana)
RIPARTIZIONE ECONOMICA:
58% Italia - 42% Francia, quota da stabilirsi Europa (fino al 40% del totale);
(fonte Accordo Commissione Intergovernativa dicembre 2011)

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