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Questo articolo è stato pubblicato il 29 febbraio 2012 alle ore 06:38.

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PARIGI. Dal nostro corrispondente
Proposta shock del candidato socialista alle presidenziali francesi François Hollande: un prelievo del 75% per i redditi superiori a un milione. La destra ovviamente si scatena e il ricordo di molti va alla vittoria di François Mitterrand nel 1981, con relativa fuga di capitali verso la Svizzera, il Lussemburgo, il Belgio.
Una proposta bizzarra, che ovviamente non è nel programma elettorale di Hollande e ha colto di sorpresa molti dirigenti dello stesso Ps. «Ho visto - ha dichiarato il leader socialista - che la media delle entrate dei top manager e degli imprenditori alla guida delle società del Cac40, il listino dei quaranta gruppi a maggior capitalizzazione, sono mediamente di due milioni all'anno. Com'è possibile avere simili livelli di retribuzione? Come si possono accettare?».
Hollande, che ha inaugurato la propria campagna sostenendo che il suo avversario principale era «il mondo della finanza» e che a suo tempo aveva detto di «non amare i ricchi», ha puntualizzato: «Apprezzo il talento, il lavoro, il merito. Ma non sopporto la ricchezza indecente, a livelli che non hanno più alcun rapporto con la bravura, l'intelligenza, l'impegno. Il mio è un segnale, un messaggio di coesione sociale. Credo ci sia del patriottismo nell'accettare di pagare una tassa supplementare per aiutare il Paese a risanarsi e a riprendersi». Ed ecco quindi il clamoroso annuncio: 75% di aliquota sulla parte di reddito eccedente il milione di euro all'anno. Quando poche settimane fa, nel presentare il programma, Hollande aveva già annunciato un inasprimento fiscale, portando dall'attuale 41% al 45% il tasso di prelievo per i redditi superiori a 150mila euro.
Alla richiesta di un'opinione a caldo, il consigliere del candidato socialista per le questioni fiscali Jérome Cahuzac, palesemente imbarazzato, ha risposto così: «Si tratta di una dichiarazione che non ho sentito. Non so bene cosa dire, fatemi capire». Insomma, l'impressione è stata quella di un'uscita un po' estemporanea, una sorta di facile slogan per accattivarsi l'elettorato più di sinistra, senza rendersi ben conto del possibile impatto. Sinistra che peraltro ha reagito freddamente, ritenendo che a essere colpito è un numero piccolissimo di contribuenti.
Mentre la destra ha affondato il colpo: «C'è una sgradevole sensazione di improvvisazione - ha commentato Nicolas Sarkozy - di dilettantismo avvilente». E l'uomo forte del Governo, il ministro degli Esteri Alain Juppé, ha parlato di «iniziativa fiscale confiscatoria». È peraltro difficile stimare il numero di contribuenti colpiti (tra 10 e 15mila), così come l'entità del potenziale incasso per lo Stato (tra i 200 e i 250 milioni).
Certo simili trovate non fanno che favorire Sarkozy, proprio nel momento in cui i sondaggi lo danno in recupero. L'ultimo, di Ipsos-Fiducial, lo accredita di un 27% (+2) al primo turno del 22 aprile, ormai alle spalle di Hollande (28,5%, in calo di 1,5 punti). Resta però molto ampio lo scarto al ballottaggio del 6 maggio: 56,5% (-1) contro 43,5% (+1) a favore del socialista, che può contare su un più importante trasferimento di voti dell'elettorato degli altri candidati.
Tutto sommato Sarkozy non esce male neppure dalla vicenda della legge che punisce il negazionismo sul genocidio degli armeni, fortemente voluta dal presidente, approvata dal Parlamento lo scorso 23 gennaio e ieri bocciata dalla Corte costituzionale perché lesiva della libertà di espressione.
I turchi, che minacciavano fuoco e fiamme, sono soddisfatti. E Sarkozy - che ha annunciato un nuovo provvedimento, peraltro impossibile da approvare prima delle elezioni - può dire alla comunità armena in Francia (circa 500mila votanti) di avercela messa tutta.
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NOI E GLI ALTRI Le aliquote sui redditi più alti
ITALIA
43%
L'aliquota marginale sui redditi più alti in Italia è rimasta ferma al 43% (a dicembre era stata ventilata l'ipotesi di un aumento al 45-46%) ma scatta a partire da 75mila euro annui, un reddito mediamente più basso di quelli interessati dal prelievo massimo in Europa
GERMANIA
45%
Nel sistema fiscale tedesco, semplificato da due riforme nel 2001 e 2008 e caratterizzato da tre sole aliquote, il prelievo massimo riguarda i redditi superiori ai 250.730 euro. Fino a 52.881 euro annui la tassa è del 14%, tra i 52.881 e i 250.730 si paga invece il 42%
FRANCIA
41%
La tassazione francese sui redditi più alti è attualmente una delle più basse tra i grandi Paesi dell'Eurozona, con un'aliquota del 41% per i redditi superiori ai 71mila euro (70.830). Hollande, prima della proposta di ieri, aveva già annunciato di voler portare al 45% il prelievo sopra i 150mila

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