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Questo articolo è stato pubblicato il 01 marzo 2012 alle ore 11:44.

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Arresti domiciliari per 30 persone e sequestro preventivo dei beni per altre 47, tutte residenti a Napoli, che per anni hanno beneficiato di pensioni di invalidità risultate totalmente false. L'operazione è stata eseguita dalla Guardia di Finanza partenopea, e accompagna la revoca o la sospensione delle pensioni di invalidità e delle indennità di accompagnamento non dovuti disposta dall'Inps a seguito di indagini.

Auto e 34 immobili sotto custodia
Il procedimento penale in corso ha portato in particolare al sequestro di 33 automezzi, 24 motocicli e 34 immobili, intestati ai 77 "falsi invalidi" complessivamente individuati dalla Fiamme Gialle. Il valore dei beni sotto custodia ammonta a circa 3 milioni di euro, cui deve aggiungersi quanto sequestrato presso 14 istituti di credito, fino al raggiungimento degli oltre 4 milioni di euro indebitamente percepiti dagli stessi soggetti dal 2004 ad oggi.

Il coinvolgimento di impiegati comunali
A coordinare la truffa previdenziale provvedeva una ben radicata rganizzazione criminale,composta anche da diversi pubblici ufficiali impiegati presso gli uffici del Comune di Napoli, e impegnati nella produzione e falsificazione della documentazione sanitaria necessaria per l'indebita erogazione delle pensioni ai "falsi invalidi". Per aumentare il profitto illecito, a tutti i soggetti veniva fraudolentemente attribuita una percentuale di invalidità pari al 100%, con necessità di continua assistenza, ed indicata nella documentazione falsa una data di decorrenza della pensione risalente nel tempo, così da autorizzare la riscossione di rilevanti somme di denaro a titolo di arretrato.

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