Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 02 marzo 2012 alle ore 11:32.

My24

Vola oltre il 120% il debito pubblico nel 2011, ai massimi da 15 anni. L'anno scorso il rapporto debito-Pil è salito al 120,1%, in aumento rispetto al 118,7% del 2010, segnando un valore che non si raggiungeva dal 1996, quando era al 120,6%. Il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.580.220 milioni di euro correnti, con un aumento dell'1,7% rispetto all'anno precedente. La variazione del Pil in volume è stata pari allo 0,4% (sotto le attese del governo, che aveva stimato un aumento dello 0,6%). L'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è pari al -3,9% (era pari al -4,6 % nel 2010). Cala lievemente la pressione fiscale complessiva (ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pil), risultando pari a 42,5%, in riduzione di 0,1 punti percentuali sul 2010. Le entrate totali, pari al 46,6% del Pil, sono aumentate dell'1,7% rispetto all'anno precedente (+1,1% nel 2010). Cala la spesa per i generi alimentari (-1,3%). Sono alcuni dei dati su andamento del prodotto interno lordo e indebitamento per il 2011 resi noti oggi dall'Istat.

Cresce (di poco) la domanda interna, + 5,6% per l'export
L'anno scorso la spesa per consumi finali delle famiglie residenti ha registrato un incremento in volume dello 0,2 per cento. Si tratta, ricorda l'Istat, di variazioni più contenute rispetto a quelle registrate nel 2010 (+1,2%). Quanto alla bilancia commerciale, le esportazioni di beni e servizi sono aumentate, in volume, del 5,6 per cento. Per quanto riguarda le importazioni, la crescita è più contenuta (+0,4%).

Lieve aumento delle unità di lavoro
Nel 2011 le unità di lavoro sono aumentate dello 0,1%. L'incremento ha riguardato, in particolare, le unità di lavoro dipendenti (0,4%), mentre quelle indipendenti sono diminuite (-0,7%). Alla crescita dell'occupazione dipendente ha contribuito anche il minor utilizzo della cassa integrazione guadagni da parte delle imprese. La crescita delle unità di lavoro ha interessato soprattutto l'industria in senso stretto (+0,8%) e i servizi (+0,5%).

Migliora l'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche
L'Istat ha elaborato in via provvisoria le stime del conto consolidato delle amministrazioni pubbliche relative al 2011. L'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al -3,9%, in miglioramento di 0,7 punti percentuali rispetto a quanto registrato nel 2010 (-4,6%).

Contrazione dell'Irpef
Le entrate totali, pari al 46,6% del Pil, sono aumentate dell'1,7% rispetto all'anno precedente (+1,1% nel 2010). Le entrate correnti hanno registrato un incremento dell'1,3%, attestandosi al 45,9% del Pil. Le imposte dirette sono risultate in riduzione dello 0,1%, essenzialmente per effetto della contrazione dell'Irpef. In particolare, le imposte indirette sono cresciute del 2,0%, trainate prevalentemente dall'aumento del gettito dell'Iva e delle imposte sugli oli minerali e gas metano. Le imposte dirette sono risultate in riduzione dello 0,1%, essenzialmente per effetto della contrazione dell'Irpef.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi