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Questo articolo è stato pubblicato il 07 marzo 2012 alle ore 06:39.

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ROMA
L'unico strumento d'investimento conteggiato nel debito pubblico e collocato "a rubinetto", senza importo minimo o massimo prefissato, è stato finora il buono postale. La Cassa depositi e prestiti che emette i buoni fruttiferi postali, garantiti dallo Stato italiano, non fissa l'ammontare: il risparmiatore ottiene presso lo sportello delle Poste esattamente l'ammontare che richiede.
Questo meccanismo è previsto ora per il BTp Italia. Questa è una novità assoluta rispetto alla forchetta dell'importo minimo/massimo prestabilita per le aste dei BTp e CcT o rispetto all'ammontare prefissato per la vendita dei BoT. Il risparmiatore, tramite l'home banking predisposto per il trading online oppure allo sportello bancario, può star sicuro che l'importo richiesto del BTp Italia sarà anche l'importo assegnato. Stando alle indicazioni fornite dal Mef ieri, questa flessibilità varrà anche per gli investitori istituzionali interessati al nuovo BTp indicizzato all'inflazione italiana.
L'asta a rubinetto non consente di fare pronostici sull'importo assegnato. Il Tesoro non si è sbilanciato con stime sull'ammontare del primo collocamento del BTp Italia. L'asticella del successo o del fallimento è mobile: perché tanto il titolo in sè quanto le modalità di vendita sono senza precedenti.
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