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Questo articolo è stato pubblicato il 07 marzo 2012 alle ore 18:47.

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Le assicurazioni dirette in Italia stanno sostituendo una quota sempre più crescente di quelle "tradizionali". Nel 2011 i comparatori assicurativi italiani nel settore Auto hanno generato il 58% della quota di nuovo business (assicurazioni dirette), rappresentando il canale di acquisto che gli assicuratori diretti prediligono. Il nuovo decreto legge del Governo Monti sulle liberalizzazioni dovrebbe dare una notevole spinta all'utilizzo dei comparatori assicurativi nel settore auto. Questi ultimi, infatti, diventeranno nel giro di 12 mesi un canale distributivo importante per le assicurazioni tradizionali, che saranno chiamate a proporre prezzi più competitivi ai consumatori.

«Le nuove normative mirano a rendere il mercato italiano dell'assicurazione auto più in linea con i mercati europei, già da tempo orientati ad un approccio customer-friendly - spiega Robin Daina, ceo di Comparafinanza.it, azienda specializzata in servizi di comparazione on line nei settori assicurativi e finanziari -. Oltre a rendere il mercato assicurativo più accessibile al consumatore, riteniamo che la liberalizzazione spingerà le compagnie assicurative a mettere sempre più in risalto i propri prodotti di punta, customizzandoli. Al tempo stesso, la nuova normativa si traduce anche in un carico di lavoro maggiore da parte delle stesse compagnie assicurative che, se inadempienti, potranno incorrere in multe che vanno da mille a 10mila euro».

Il mercato dell'assicurazione auto in Italia è il secondo in Europa con oltre 20 miliardi di euro di premi l'anno (circa 29 milioni di polizze auto). Se l'ammontare totale dei premi resta sostanzialmente stabile, la crescita delle assicurazioni dirette nel 2011, è stata attorno al 19%. Le assicurazioni dirette (Direct Line, Quixa, ConTe, eccetera) stanno di fatto sostituendo una quota sempre crescente di assicurazioni "tradizionali". Una possibile evoluzione del mercato totale prevede che nei prossimi 6 anni, fino al 2017, il suo incremento rimarrà stabile. Al contrario aumenterà il processo di "sostituzione" di un'assicurazione tradizionale con un'assicurazione diretta, già ben avviato nel corso del 2011 ed ora nel 2012. Si prevede che se le assicurazioni tradizionali passeranno da 26,6 milioni di polizze circa (2011) a 21,1 (2017), le "dirette" cresceranno da 2,7 milioni di polizze (2011) a 9,1 (2017).

Comparafinanza.it ha eseguito la comparazione online tra varie tipologie di utenti, uomini e donne, con età diverse (18 anni, 35 anni e 55 anni), proprietari di utilitarie con 3 anni di vita, appartenenti a classi di rischio differenti, residenti a Milano e Napoli. Obiettivo: individuare il premio assicurativo più conveniente e la percentuale di risparmio massima di cui si può beneficiare.

Se si considera il caso di un 35enne in classe di rischio elevata (17) residente a Milano, il comparatore è in grado di individuare, in base alle caratteristiche dell'utente, un premio assicurativo minimo pari a 1.465,69 euro contro un premio massimo di 6.612,77 euro, con una percentuale di risparmio del 78%. Per la stessa tipologia di utente che invece di risiedere a Milano vive a Napoli, la percentuale di risparmio sul premio assicurativo può arrivare addirittura a toccare l'82%.

Confrontando le offerte in Rete un neopatentato di 18 anni che vive a Milano può trovare la polizza assicurativa più adeguata alle sue caratteristiche con un risparmio del 72% sul premio assicurativo. Percentuale che passa all'84% per la stessa tipologia di neopatentato residente a Napoli.

Il risparmio non è prerogativa solo dei cattivi guidatori o dei neopatentati, visto che anche le classi di rischio medie possono trovare la polizza auto più vantaggiosa. Per esempio: una donna di 55 anni residente a Milano con classe di rischio media (5) può comunque arrivare ad un risparmio sul premio assicurativo del 55%. Per la stessa tipologia di utente donna a Napoli, la percentuale di risparmio è del 42%.

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