Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 10 marzo 2012 alle ore 13:59.

My24
Nella foto la petroliera incagliata (Foto di Alessandro Castelli)Nella foto la petroliera incagliata (Foto di Alessandro Castelli)

Una petroliera si è incagliata a ridosso della costa nei pressi di Siracusa. L'allarme è scattato intorno alle 10 alla Capitaneria di porto e secondo
una prima ricostruzione sarebbe stata la forte mareggiata a fare perdere il controllo della nave. Le 19 persone a bordo sono in buone condizioni fisiche e sono state soccorse per essere portate a terra.

La «Gelso M.», 150 metri di lunghezza, era diretta ad Augusta, quando questa mattina, intorno alle 9, probabilmente a causa delle pessime condizioni meteorologiche, si è incagliata vicino Punta Santa Panagia, e quindi all'area marina protetta del Plemmirio. Il grosso natante, una "chimichiera", come specificano fonti della Capitaneria di porto, evoluzione navale della classica nave petroliera adibita al trasporto di prodotti chimici, batte bandiera italiana.

Vista l'impossibilità di governare la nave, il comandante ha ordinato l'abbandono dell'unità. Non potendo essere utilizzati i mezzi di salvataggio di bordo a causa della posizione della nave incagliata, che impedisce anche alle motovedette di avvicinarsi, sono stati inviati in zona elicotteri della Guardia Costiera di Catania, che ha assunto il coordinamento delle operazioni di soccorso. Oltre a due elicotteri della Guardia costiera, è stato richiesto l'intervento di un elicottero della Marina militare e dell'Aeronautica militare. In area è stato inviato anche un rimorchiatore portuale. Le condizioni meteo-marine, attualmente con vento fino a 40 nodi e mare agitato, sono in peggioramento.

«L'incagliamento della Gelso M - commenta Greenpeace - è un ennesimo esempio di un disastro navale che solo per caso, la nave non era carica di petrolio, non è diventato anche un disastro ambientale di grandi proporzioni. Resta da verificare se il carburante a bordo, il cui quantitativo non è ancora noto, non rischi di sversare in mare». Greenpeace ricorda come nell'incidente della motonave Rena, in Nuova Zelanda, lo sversamento di 350-400 tonnellate di carburante abbia ucciso 20mila uccelli e inquinato decine di chilometri di costa.

Sui siti web specializzati nel traffico navale la nave risulta proveniente da Venezia e in arrivo, questa mattina, ad Augusta. Nell'area era in corso una tempesta eccezionale, ma ciononostante, rivela l'associazione ambientalista, «nessuno ha ritenuto opportuno fermare» una nave di oltre 11.400 tonnellate. «Purtroppo, le tempeste eccezionali stanno diventando sempre più frequenti, come previsto da tutti i modelli relativi all'impatto dei cambiamenti climatici. Greenpeace ha già chiesto che almeno nelle aree sensibili, come gli stretti pericolosi e le aree protette, sia prevista la possibilità di fermare temporaneamente il traffico navale in caso di condizioni meteo avverse».

La Sicilia è stretta in una violenta ondata di maltempo, caratterizzata soprattutto da forti raffiche di vento che spazzano tutta l'isola. Nel Catanese e nella Sicilia orientale, le scuole sono rimaste chiuse a causa del peggioramento delle condizioni meteo. A Palermo, invece, sebbene non piova, il forte vento ha sradicato alberi e cartelloni pubblicitari. In alcuni edifici sono saltate le coperture del tetto.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi