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Questo articolo è stato pubblicato il 13 marzo 2012 alle ore 13:40.

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L'arresto di Rebekah Brooks e del marito Charlie rischia di mettere in ulteriore imbarazzo il premier David Cameron. Lo scandalo delle intercettazioni - oltre ad aver travolto l'impero britannico di Murdoch e ad aver danneggiato l'immagine della polizia e dei politici dei quali è emersa la vicinanza con Brooks e altri dirigenti di News International - è stata cavalcata dalla stampa britannica per il cosiddetto scandalo del "cavallo".

Il premier David Cameron, all'inizio di questo mese era stato costretto ad ammettere di aver cavalcato Raisa, un cavallo della polizia in pensione dato in modo controverso in affidamento ai coniugi Broooks fino a quando gli era stato trovato un nuovo padrone. Cameron che era compagno di scuola di Charlie Brooks a Eton, è stato più volte ospite della coppia e durante una delle sue visite a casa dei coniugi Brooks ha cavalcato proprio Raisa.

Difendendo il suo rapporto intimo con i due, il primo ministro aveva detto di conoscere il marito dell'ex direttrice del News of the World da più di 30 anni ed aveva aggiunto: «È un buon amico ed un vicino nel mio collegio elettorale. Viviamo a pochi chilometri l'uno dall'altro». E poi Charlie Brooks «ha diversi cavalli e uno di loro era l'ex cavallo della polizia, Raisa, che io ho cavalcato», ha poi ammesso il primo ministro quando la cosa era ormai emersa.

Ad impensierire sui possibili risvolti ulteriori dell'inchiesta è il fatto che per ammissione di Scotland Yard oggi i poliziotti si sono presentati
per perquisizioni anche ad altri indirizzi a Londra, nell'Hampshire e
nello Hertfordshire. La stampa britannica aspetta di sapere se emergeranno altre notizie che riguardano il rapporto fra il premier e i coniugi al centro della vicenda.

Ancora poi non si hanno notizie sull'identitá degli altri quattro arrestati che sarebbero tutti stati fermati perchè sospettati di aver intralciato il corso della giustizia nell'inchiesta sulle intercettazioni illegali che per anni avrebbero compiuto i giornalisti del gruppo Murdoch. Insomma, una cosa è certa fin qui: sulle pagine dei quotidiani inglesi ne vedremo ancora delle belle.


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