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Questo articolo è stato pubblicato il 14 marzo 2012 alle ore 10:19.

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La favola di Sara Blakely la regina delle pancere: da nullatenente a miliardariaLa favola di Sara Blakely la regina delle pancere: da nullatenente a miliardaria

NEW YORK – "Non avrei mai immaginato che slip in vista e scomodi perizoma mi avrebbero trasformato in un'inventrice". E in una miliardaria, aggiungiamo. Eccola, riassunta in poche righe sul sito della sua azienda, la Spanx, la favola di Sara Blakely. A 41 anni l'intraprendente businesswoman originaria di Clearwater, Florida, ha conquistato la copertina dell'ultimo numero di Forbes con il titolo di più giovane imprenditrice di quest'anno ad aver raggiunto il miliardo "senza l'aiuto di un marito o di un'eredità", scrive il magazine.

La guaina contenitiva da lei creata, la Spanx, realizzata in nylon e spandex, ha conquistato il mercato americano e sta avendo successo anche all'estero. Viene indossata tanto da celebrities come la formosa Oprah Winfrey, la palestrata Madonna o la statuaria Gwyneth Paltrow, che ammettono con orgoglio di non poterne più fare a meno, quanto da businesswoman e casalinghe. E ora anche gli uomini hanno scoperto il potere plasmante di Spanx grazie a una linea ad hoc di magliette in grado di appiattire pance e rotoli sgraditi. Quattro banche di investimento di Wall Street, scrive Forbes,stimano il valore dell'azienda intorno al miliardo di dollari. Blakely possiede il 100% di questo tesoro, ha zero debiti, non ha mai richiesto investimenti esterni e non ha speso un centesimo in pubblicità. Merito anche del lancio del prodotto, nel 2000, all'Oprah Winfrey Show. Blakely era riuscita a metterlo in vendita, per un periodo di prova, ai magazini Nieman Marcus da appena quattro settimane quando è arrivato l'invito da parte della regina dei talk show. Dalla corte di Oprah al passaparola tra vip e comuni mortali è stato un attimo e da quel momento il prodotto ha cominciato a vendersi da solo senza troppi sforzi di marketing.

Sara Blakely, ex venditrice porta a porta di macchine fax, racconta di essere stata certa sul successo delle sue Spanx fin dall'inizio: "Io stessa sono stata il mio focus group - racconta - Fin da quando ho indossato il primo prototipo, ho potuto vedere la differenza che faceva sul mio corpo e nel mio guardaroba e da quel momento ho avuto la certezza che avrebbe funzionato". La lampadina nella testa di Blakeley si è infatti accesa quando, appena venticinquenne, si ritrova con un paio di pantaloni bianche e nessun modo per nascondere gli slip che, con poca eleganza, traspaiono sotto il tessuto. Aveva individuato un vuoto nel mercato da riempire. Senza esperienza in fatto di business e con appena 5mila dollari in banca, Sara continua a vendere fax ma allo stesso tempo per due anni si mette a studiare un prodotto che possa soddisfare le sue esigenze e quelle di tante altre donne. Dopo due anni incomincia a vendere i suoi primi pantaloncini-collant contenitivi. I guadagni incominciano a farsi vedere fin dal primo mese.

Oggi la Spanx, che ha sede ad Atlanta, conta 125 dipendenti, di cui solo 16 sono uomini, 200 prodotti, dalle famose guaine a reggiseni e costumi. Vende in 11.500 negozi, grandi magazzini e website in una quarantina di Paesi. "Ma con l'estero iniziamo a prendere il via adesso" minimizza la Ceo Laurie Ann Goldman.

"Non ho mai studiato business né avevo nessuno che mi consigliasse quando ho iniziato – ricorda Blakely – ma sono sempre stata un'ottima venditrice e ho seguito il mio istinto. Oggi sono io a tenere conferenze su come lanciare un nuovo prodotto. Il mio consiglio è cercare il proprio approccio. Solo così si arriva a qualcosa di veramente innovativo".

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