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Questo articolo è stato pubblicato il 22 marzo 2012 alle ore 11:38.

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Giorgio Squinzi (Ansa)Giorgio Squinzi (Ansa)

La Giunta di Confindustria ha designato alla Presidenza Giorgio Squinzi che ha ottenuto 93 voti contro gli 82 andati all'altro candidato, Alberto Bombassei. Il nuovo presidente resterà in carica fino al 2016. Dopo la designazione di oggi, il 19 aprile il presidente designato presenterà la squadra di «governance» e il programma. L'elezione vera e propria avverrà durante l'assemblea privata in programma per il 23 maggio, mentre il debutto pubblico ci sarà il giorno successivo alla presenza di alcuni ministri del Governo.

«Il mio obiettivo è quello di essere il presidente di tutti – ha detto Giorgio Squinzi in conferenza stampa, nella sua prima uscita come presidente designato – il mio programma è far sì che Confindustria dia una spinta nella direzione di far ritrovare la crescita a questo Paese. Questa presidenza per me è una missione – ha detto - . Ho raggiunto il traguardo sul filo di lana, come un corridore della mia squadra ciclistica, Oscar Freire: veniva sempre fuori negli ultimi cinquanta metri e batteva tutti. L'obiettivo principale ora è ricompattare, ma le divisioni sono più apparenti che reali, le differenze nei programmi sono minime. L'Europa sarà uno dei cardini di Confindustria – ha concluso Squinzi - nei prossimi anni, dobbiamo avere ben chiara la visione degli Stati Uniti d'Europa. Ce la metterò tutta».

«Se ci saranno margini di ricomposizione cercherò di riportare Fiat in Confindustria - ha aggiunto Squinzi rispondendo alle domande dei giornalisti - le relazioni industriali in Italia devono essere basate su un colloquio costruttivo, io non sono per gli scontri».

«Due imprenditori straordinari, entrambi con grande esperienza – ha sottolineato il presidente uscente Emma Marcegaglia sempre in conferenza stampa - al termine della Giunta c'era un clima molto bello, di grande compattezza e unità». Solo una Confindustria unita, autonomia, compatta e autorevole può agire per il bene degli imprenditori anche in un momento così difficile, ha aggiunto Marcegaglia.

Le dichiarazioni di Bombassei
«Tutti noi siamo pronti a dare piena e leale collaborazione». Così Alberto Bombassei, candidato alla presidenza di Confindustria sconfitto da Giorgio Squinzi. «Ringrazio tutti coloro che mi hanno dato fiducia - dice Bombassei - e mi hanno voluto sostenere in questi mesi. Il risultato della Giunta di oggi dimostra quanto sia ampia la realtà degli imprenditori italiani che spinge per un profondo cambiamento di Confindustria. È la realtà che rappresenta le aree più industrializzate del Paese a cui il presidente designato non potrà non prestare ascolto. Squinzi - conclude - ha oggi il compito di tenere unita l'associazione, di ascoltare le istanze di cambiamento, di dare voce e ruolo a questa nuova realtà».

La designazione di Giorgio Squinzi alla presidenza di Confindustria è «una buona nomina, è un grande imprenditore e sarà un grande presidente». È il commento del presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, che aggiunge: «Nessuna spaccatura in Confindustria: hanno corso in due e uno ha vinto, ora lavoreranno insieme».

«Non c'è spaccatura. Confindustria si compatta su temi concreti. Sono sicuro che Squinzi farà quello che è necessario per tenere Confindustria compatta», ha sottolineato l'ad di Enel, Fulvio Conti.

«Il clima che si respirava nella Giunta era quello di voler ricompattarsi - ha dichiarato Alessandro Benetton - il Paese ha grandi problemi e bisogna rimanere compatti e non credo ci sia una spaccatura».

«Di fronte a Confindustria che può sembrare spaccata dai numeri si apre una grande possibilità per il senso di responsabilità e per guardare al futuro avendo come priorità l'unità. Tutti dobbiamo dare un contributo a questo e remare tutti nella stessa direzione». Lo ha detto il presidente della Ferrari ed ex presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, uscendo dalla Giunta di viale dell'Astronomia. «In un momento di grande difficoltà per il Paese, Confindustria ha la grande responsabilitá di essere ancora forte e unita», ha aggiunto Montezemolo.

«È un voto molto positivo, Squinzi è un uomo sicuramente di grandi capacità»: così Mario Moretti Polegato, ad di Geox. «Sono sicuro che il nuovo presidente designato ha la capacità non solo di tenere unita la Confindustria ma anche di rilanciare l'economia».

«Si tratta di una persona capace, penso potrà fare bene». Così Renzo Rosso, patron di Diesel, a margine dell'elezione.

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