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Questo articolo è stato pubblicato il 22 marzo 2012 alle ore 13:02.

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Il presidente Nicolas Sarkozy si era raccomandato: «catturatelo vivo». E invece il killer della scuola ebraica di Tolosa, Mohamed Merah (qui in un video trasmesso da France 2), è stato ucciso stamattina con un colpo alla testa, durante il blitz delle forze speciali della polizia francese.

Il terrorista-killer si è lanciato dalla finestra, sparando all'impazzata con una mitraglietta contro le teste di cuoio che hanno fatto irruzione nella casa dove era asserragliato da più di 32 ore. Poi, una volta a terra, ha continuato a sparare, fino a che non è stato raggiunto dai colpi della polizia. Nel conflitto a fuoco sono rimasti feriti tre agenti, due dei quali in modo lieve.

Merah, nei giorni scorsi, aveva ucciso un rabbino e i tre figli e prima ancora tre parà francesi. Tre attacchi che, tra l'altro, il killer di Tolosa ha interamente filmato con una telecamera, come ha riferito Francois Molins, il procuratore della Repubblica di Parigi.

Il blitz delle teste di cuoio francesi
Il blitz è stato deciso soltanto questa mattina e l'assalto è scattato alle 10,30, quando ormai era chiaro che Merah non si sarebbe mai arreso.

Tutto è iniziato con il lancio di alcune granate illuminanti, il cui boato era stato scambiato dagli osservatori come lo sparo con cui il killer poteva essersi tolto la vita. Quindi, per entrare nel covo i tre agenti del Raid, le forze speciali del ministero, sono passati sia dalla porta, scardinata durante la notte con una carica esplosiva, sia dalle finestre, le cui imposte erano state rimosse.

Merah si era nascosto in bagno e quando gli agenti sono entrati nell'appartamento «ha risposto con estrema violenza», secondo quanto ha rivelato il ministro Gueant. Dopo l'irruzione, si è sentita una lunga serie di raffiche di armi automatiche durata oltre tre minuti. Le teste di cuoio hanno lanciato bombe accecanti e gas paralizzanti.

Il killer di Tolosa - secondo quanto dichiarato all'Ansa da un funzionario del sindacato dei dirigenti di polizia - si è messo a sparare all'impazzata con una mitraglietta, riuscendo «a farsi largo dalla sala da bagno fino al balcone del salone, e a saltare giù, sempre continuando a sparare». La casa del killer si trova a un piano rialzato. «Arrivato a terra, ha cominciato a correre, sempre facendo fuoco, ed è stato ucciso».

Merah indossava un giubbotto antiproiettile, secondo la testimonianza di di un funzionario di polizia sul posto.

La morte del killer-terrorista
Il procuratore della Repubblica di Parigi, Francois Molins, ha confermato che alla polizia era stato detto di fare di tutto per catturare vivo il giovane integralista; ma l'estremista autoproclamatosi affiliato di al-Qaeda ha aperto il fuoco contro le teste di cuoio con la sua Colt 45 ed è stato ucciso con un colpo alla testa perché alle forze di sicurezza era stato detto di sparare solo per legittima difesa.

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