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Questo articolo è stato pubblicato il 25 marzo 2012 alle ore 14:38.

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Claudio Colangelo incontra la stampa indiana subito dopo il rilascio (Ap)Claudio Colangelo incontra la stampa indiana subito dopo il rilascio (Ap)

Non è ancora rientrato in Italia ma Claudio Colangelo, turista italiano rapito dai moisti in India il 14 marzo scorso assiema a Paolo Bosusco, è raggiante dopo la liberazione. «Ho perso qualche chilo ma sto bene. Stiamo stati trattati molto bene. Il nemico peggiore è stato il caldo». Lo stesso racconta la dinamica del sequestro. «Siamo stati rapiti mentre facevamo il bagno nel fiume».

Su Bosusco ancora in mano ai ribelli maoisti Colangelo ha detto: «Paolo sta bene, come me ha perso qualche chilo, ma il morale è abbastanza alto. Si soffre il caldo, in questo periodo è terribile in India». «Ci siamo spostati nella giungla - ha aggiunto -, ma i sequestratori hanno tenuto conto anche delle nostre esigenze alimentari»

A chi gli chiede se per Bosusco ci sono notizie e possibilità di rilascio a breve, Colangelo ha risposto: «No, non ho nessuna notizia purtroppo».

La famiglia
«Non mi ha confermato la data del ritorno. Ha detto che dovrà sbrigare le pratiche e riprendere le sue cose. Siamo speranzosi di riabbracciarlo il più presto possibile», ha detto la moglie di Claudio Colangelo ai microfoni di SkyTg24 .

«È una gioia grande che crescerà ancora di più quando lo avremo qui - dichiara la figlia -. Mio padre sta bene, abbiamo avuto occasione di scambiare una battuta. Non sappiamo come mai hanno liberato mio padre e non l'altro ostaggio».

«Sono sempre stato preoccupata - ha detto a Tgcom24 -, fin dall'inizio della vicenda. Adesso speriamo che la stessa gioia cosa possa accadere anche alla famiglia di Paolo».

La Farnesina
Dal momento della raggiunta certezza sulla liberazione di Claudio Colangelo «il pensiero di tutti noi è per Bosusco». Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, lo sottolinea in un'intervista al Gr1 dove rimarca che la rimessa in libertá di Colangelo «ha dimostrato la grande efficacia dell'azione svolta con il forte sostegno delle autoritá indiane, che hanno avviato un negoziato e continuano ad agire per la liberazione di Bosusco». Il tutto con il costante impegno «di tutto il sistema del ministero degli Esteri», in Italia e sul posto, ha aggiunto Terzi, rinnovando poi il suo «appello a tutti coloro che si recano in zone a rischio di consultarci, mantenere i contatti».

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