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Questo articolo è stato pubblicato il 27 marzo 2012 alle ore 06:50.

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MILANO
Modello Verona da Monza a Conegliano Veneto, da Treviso a Cantù, con tanto di tappeti rossi per il sostegno delle liste civiche locali. La Lega conferma la sua corsa solitaria alle elezioni del 6 e 7 maggio, ma allo stesso tempo, come ha ribadito qualche settimana fa il pontiere Luca Zaia, «non escludiamo che le nostre strade non possano tornare a incrociarsi». E cosa c'è di meglio che incrociarsi al ballottaggio, correndo in soccorso la Lega del Pdl o viceversa? Un modo semplice per accontentare la base e corroborare una posizione politica coerente con le contestazioni al governo Monti, per i leghisti una sorta di linea del Piave.
Dunque, nulla di nuovo sotto il sole delle Alpi. Al primo turno ci si conta, al secondo si vedrà. Praticamente impossibile un ripensamento, anche alla luce degli incontri politici programmati da settimane dai vari leader leghisti. Esempio: ieri Bobo Maroni ha lasciato via Bellerio alle 18 per correre prima a Erba e poi a Cantù. In entrambe le città della provincia di Como la Lega si era presentata cinque anni fa insieme con il Pdl. Un quadro politico totalmente ribaltato. A Erba, un paio di anni fa, la sindaca del Pdl Marcella Tili ha addirittura cacciato dalla giunta la parlamentare leghista e suo assessore alla Cultura, Erica Rivolta. Questione di scelte politiche inconciliabili. E Maroni è corso a Erba per benedire la corsa della Rivolta come candidato sindaco della Lega. Scovato senza nessuna fatica anche l'aspirante sindaco del partito di Bossi a Cantù, dove i lumbard governano da vent'anni. Sulla rampa di lancio c'è il deputato Nicola Molteni.
A Monza, la tanto discussa città capoluogo di Monza-Brianza, il primo cittadino uscente, il leghista Marco Mariani, stanco del balletto sulle deroghe sì, deroghe no, tre giorni fa ha rotto gli indugi ed è partito con la campagna elettorale. «Se il Pdl vuole può sempre accodarsi. Certo che io non farò nessun passo indietro», ha detto il primo cittadino riferendosi all'altalena delle candidature del Pdl, che un giorno sembrerebbe puntare sul presidente della Provincia, Dario Allevi, e l'altro su eventuali outsider.
Ci rimarrà male Angelino Alfano, che qualche ora prima della riunione di via Bellerio aveva caldeggiato con una battuta scelte concilianti da parte dei vertici leghisti: «Speriamo che Bossi possa concedere alcune deroghe per dimostrare che al Nord uniti si vince». Al Nord, invece, la Lega vuole prevalere da sola. Una preoccupazione di cui si è fatto portavoce lo sfidante di Flavio Tosi, il vicepresidente di Unicredit Luigi Castelletti, che ieri ha chiamato alla mobilitazione l'elettorato moderato e cattolico della sua città: «Mi pare chiaro a questo punto che Verona sia stata scelta per un esperimento politico autonomistico: fare della Lega il partito egemonico del Nord Italia». Un'egemonia che si può costruire soprattutto a spese del Pdl, ecco perché Angelino Alfano ha sospeso i 14 transfughi citando il rispetto di un simbolo, quello del partito di Berlusconi, che «rappresenta la nostra bandiera». È la linea maroniana del partito unico del Nord, oramai pienamente accettata da Bossi, che impensierisce non poco i vertici degli azzurri. La domanda sempre più ricorrente è: quanti transfughi decideranno di seguire le orme di Vito Giacino (il vicesindaco di Flavio Tosi che ha abbandonato il Pdl) & Company?
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PALERMO
Centro destra
Il candidato Massimo Costa è sostenuto da Pdl, Udc e Grande Sud.
Centro sinistra
Il Pd punta sul vincitore delle primarie, Fabrizio Ferrandelli
Altri
L'ex sindaco Leoluca Orlando, Alessandro Aicò (Fli)
L'AQUILA
VERONA
MONZA
LECCE
Centro destra
Il Pdl, con l'appoggio di liste civiche e di Fli candida Paolo Perrone.
L'Udc mette in pista Luigi Melica
Centro sinistra
Loredana Capone, vicepresidente della giunta regionale guidata da Vendola, è in corsa per Pd, Sel, Idv
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Pierluigi Properzi è il candidato appoggiato da Pdl e Lista civica "L'Aquila domani"
Mpa, Udc e La Destra puntano su Giorgio De Matteis
Centro sinistra
Il nome è Massimo Cialente del Pd, con socialisti, Sel, Fds
L'Idv candida Angelo Mancini
Centro destra
L'uscente Flavio Tosi (Lega) correrà con una lista con il suo nome, liste civiche e sarà appoggiato anche dall'Api
Il Pdl sostiene Luigi Castelletti
Centro sinistra
Il Pd sponsorizza Michele Bertucco, sul quale convergono Idv, Fds, Sel, Psi e liste civiche
Centro destra
Per Marco Mariani (Lega), possibile corsa in solitaria. Andrea Mandelli è il più accreditato per il Pdl
Centro sinistra
Pd, Idv, Sel, Fds e lista civica, puntano su Roberto Scanagatti
Altri
Anna Martinetti (Udc),
Anna Macusi (Fli)
Alleanze a geometria variabile

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