Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 27 marzo 2012 alle ore 06:38.

My24


ROMA
Sono passati solo quattro giorni dalla pubblicazione del «documento di policy» per la riforma del mercato del lavoro e, praticamente su ogni capitolo, già arrivano proposte di modifica dalle principali forze politiche. Il cuore delle correzioni riguarda l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Ma gli emendamenti annunciati puntano anche su contratti flessibili e ammortizzatori sociali. Sui licenziamenti, dal Pd arrivano richieste per il «modello tedesco», con la previsione di affidare al giudice la scelta tra reintegra e indennizzo anche per i licenziamenti per motivi economici. Dentro il Pdl c'è invece chi è contrario alla soluzione trovata perché la si ritiene troppo debole se non, addirittura, contraddittoria: se il licenziamento per ragioni disciplinari venisse giudicato illegittimo – è il ragionamento – si può ottenere la reintegra che invece scompare comunque per l'illegittimo licenziamento per ragioni economiche. Lega e Idv sono semplicemente contrari a ogni modifica dell'articolo 18, mentre per l'Udc va bene qualche correzione ma senza stravolgimenti. Sui contratti flessibili sia dentro il Pd sia tra il Pdl sono in molti a sottolineare come ai maggiori contributi imposti sui contratti a termine non corrisponda la certezza di copertura dell'Aspi, l'assicurazione sociale per l'impiego. Per il centro-destra, in particolare, se si modifica il 18 si deve arretrare anche sui contratti flessibili.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Verso il confronto in Parlamento
DIVERGENZA DAL GOVERNO
ALTA
MEDIA
BASSA
Pdl
Pd
Udc
Lega Nord
Imprese
Sindacati
1. ARTICOLO 18
Estendere il «modello tedesco». Il Pd punta ad affidare al giudice la scelta tra reintegra e indennizzo anche per i licenziamenti per motivi economici.

Paletti sui licenziamenti discriminatori. «Se si finge di ristrutturare per fare discriminazioni è giusto scrivere bene la norma», ha detto Buttiglione. Ma Casini: l'Udc è con il Governo.

Posizione governativa troppo debole. Nel Pdl c'è chi ritiene troppo debole la posizione del governo: se il licenziamento disciplinare è illegittimo si può ottenere la reintegra, esclusa per quelli economici.

Stop al governo.Il leader della Lega Umberto Bossi ha bocciato le modifiche all'articolo 18 proposte dal governo definendole una «controriforma».

Equilibrio.Posizione delle imprese favorevole alla soluzione proposta. Si sarebbe potuto fare di più, lasciando il solo indennizzo anche per i disciplinari; forse l'idea verrà riproposta in Parlamento.

Da cambiare. Oltre il «no» della Cgil, anche gli altri sindacati non nascondono le loro perplessità sulla soluzione adottata. In Parlamento la pressione potrebbe convergere sul «modello tedesco».

2. CONTRATTI
No a dietrofront sulla legge Biagi. «Questa riforma è sbagliata perché fa arretrare di 10 anni la legge Biagi. Rende più complicato l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro», ha detto Maroni.

Ridurre i costi alla flessibilità in entrata. Il Pdl ha criticato le rigidità che la proposta del governo ha previsto per forme contrattuali «che con la legge Biagi hanno creato tanta occupazione».

Equilibrio costi-benefici. Nel Pd molti sottolineano come ai maggiori contributi sui contratti a termine non corrisponda certezza di copertura dell'Aspi (l'assicurazione per l'impiego).

Rispettare la flessibilità «sana». «Non tutte le partite Iva sono fasulle e vi sono rapporti tra professionisti che durano oltre 6 mesi» dice il responsabile Riforme dell'Udc, Pierluigi Mantini.

Troppi oneri. Sia le maggiori aliquote contributive sia i vincoli e le nuove regole sulla comunicazione amministrativa per i contratti flessibili sono considerati un costo eccessivo

C'è accordo. S ui contratti in entrata, dietro l'ok di fine confronto con il Governo non mancano richieste per una stretta più forte contro gli «abusi». Forse una pressione su questo fronte arriverà

3. AMMORTIZZATORI
Assicurazione per tutti i dipendenti. Il Pdl chiede di completare il sistema degli ammortizzatori sociali stabilendo una assicurazione obbligatoria per tutti i dipendenti.

Rendere universali gli ammortizzatori. Il Pd chiede di migliorare in senso universalistico la riforma degli ammortizzatori sociali, con l'obiettivo di estenderli anche ai i precari.

Estesa la platea degli interessati. «È stata fatta una riforma del mercato del lavoro che riguarda ammortizzatori anche per coloro che non li avevano», ha detto Lorenzo Cesa.

Aumentare le risorse. «Ho sentito che sarebbero stati trovati 2 miliardi per gli ammortizzatori sociali. Voglio capire, se è così non è il massimo», ha detto sempre Maroni.

Nodo copertura.Incassato il mantenimento di Cigo (e Cigs limitata ), l'Aspi è stata accolta positivamente. Dubbi sulla «finanziabilità» dei fondi di solidarietà, affidata ai privati.

Perplessità.Bene la conferma della cassa integrazione, non convince la transizione per l'uscita dalla mobilità e i fondi messi a disposizione dal Governo. L'Aspi non copre tutti.

Shopping24

Dai nostri archivi