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Questo articolo è stato pubblicato il 30 marzo 2012 alle ore 09:15.

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«Siamo ottimisti». Così Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò del San Marco trattenuti in India con l'accusa di aver ucciso due pescatori, intervistati dal Tg1 in occasione della visita del ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola. «Continueremo ad affrontare questa situazione fino a quando, ben venga, arriverà la notizia di una soluzione» dicono i due marò che, riguardo agli sviluppi processuali, assicurano: «Qui ci mettono al corrente di tutto, non ci tengono nascosto nulla».

Intanto l'Alta Corte del Kerala rinvia di nuovo, alla prossima settimana, la decisione sul ricorso italiano sulla giurisdizione. E' quanto riferito a Tmnews da fonti qualificate. L'Alta corte del Kerala avrebbe dovuto decidere oggi sul ricorso contro la giurisdizione indiana sul caso dei due militari italiani. Nei giorni scorsi l'ulteriore rinvio era stato valutato positivamente dal ministro degli esteri italiano Terzi, che lo aveva giudicato un «segno che vi sono delle questioni procedurali che sono valutate molto attentamente».

Ieri l'Alta Corte del Kerala ha intanto autorizzato la partenza della petroliera italiana Enrica Lexie, ferma al porto di Kochi dal giorno dell'arresto dei due marò. La nave potrà lasciare il porto solo dopo l'adempimento di alcune condizioni, tra cui il pagamento di un deposito vincolato. L'Alta Corte del Kerala ha ordinato il rilascio della nave italiana Enrica Lexie, da oltre un mese bloccata in India nel porto di Kochi dopo il caso dei marinai italiani accusati dell'uccisione di due pescatori. Come riportano i media indiani, il giudice PS Gopinathan ha concesso l'autorizzazione alla partenza dopo il versamento di una cauzione e l'impegno del comandante e della crew della nave ad apparire eventualmente davanti alle autorità competenti con tre settimane di preavviso.

Di fronte agli argomenti della procura che altri marinai italiani a bordo della nave avrebbero potuto essere indagati, la Corte ha stabilito che il rilascio della nave non interferirà con l'indagine. La società proprietaria della Enrica Lexie ha sostenuto di non essere responsabile per quanto commesso dai marinai, in quanto non facevano parte della crew ed erano stati incaricati della sicurezza dalla Marina militare italiana.
«Una buona notizia», ha commentato il ministro degli Esteri, Giulio Terzi. «L'Alta corte ha preso una decisione favorevole al rientro della nave e dell'equipaggio. Ci aspettiamo che le formalità burocratiche che ancora devono essere espletate si concludano rapidamente».

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