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Questo articolo è stato pubblicato il 30 marzo 2012 alle ore 17:43.

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Dal primo aprile le tariffe del gas aumenteranno dell'1,8%, per un aggravio di 22 euro per una famiglia tipo, e quelle dell'energia elettrica del 5,8%, con una maggiore spesa annua di 27 euro. Lo ha deciso l'autorità per l'Energia Elettrica e il Gas.

Ulteriore aumento da maggio. Da maggio scatterà un ulteriore aumento dell'energia elettrica di circa il 4% (per un totale del 10,03%), che l'Autorità ha sospeso per un mese, mettendo per il momento da parte la quota relativa all'incentivazione diretta alle rinnovabili, per dare un segnale in questo campo ai decisori delle politiche energetiche.

Stangata da 50 euro a famiglia. Il totale tra gas e luce, escluso l'incremento dell'elettricità di maggio, sarà di 49 euro annui. Che potrebbero raggiungere i 70 euro in virtù dell'aumento sulla luce che scatterà a maggio. L'Autorità, ha spiegato il presidente Guido Bortoni, con il differimento degli incrementi per l'elettricità «sente l'esigenza di dare un segnale, chiaro e concreto. Il tempo di un mese potrà servire ai decisori delle politiche energetiche per operare le migliori scelte con modalità sopportabili per i cittadini e alle imprese, alle quali si sta già chiedendo uno sforzo titanico vista la congiuntura economica».

Gli incentivi alle rinnovabili. L'aumento del 5,8% dell'energia elettrica da aprile, non comprende l'aggiornamento per gli incentivi diretti alle fonti rinnovabili e assimilate che pesano per un ulteriore 4% circa sulla bolletta (la cosiddetta componente a3). L'autorità ha ritenuto di applicare alle bollette elettriche questo ulteriore aggiornamento solo a fine aprile, «a garanzia dei diritti acquisiti».

Prezzi trainati dall'aumento del petrolio. Per l'energia elettrica, l'aumento del +5,8% in vigore da aprile, deriva «sostanzialmente dagli incrementi del petrolio, dai maggiori costi per il mantenimento in equilibrio del sistema e dall'andamento della borsa elettrica sia per effetto dell'emergenza freddo di febbraio sia in una visione prospettica». Il petrolio è cresciuto dell'8,5% solo nell'ultimo trimestre e del 37,5% rispetto alla fine del 2010 mentre «il contestuale deprezzamento dell'euro ha spinto i prezzi a picchi storici finora mai raggiunti».

Federconsumatori: un colpo micidiale per le famiglie. La Federconsumatori «dice basta agli aumenti trainati dalla speculazione sulle materie prime e dall'inerzia del Governo». «Non è più tollerabile - si legge in una nota diffusa a commento degli aumenti di luce e gas annunciati dall'Autorità - l'assenza di iniziative del Governo per bloccare il continuo aumento della spesa delle famiglie per rifornirsi di beni essenziali ed irrinunciabili come l'elettricità e il gas».

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