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Questo articolo è stato pubblicato il 01 aprile 2012 alle ore 20:58.

Vanno all'asta sette ettari di terreno delle Isole Tremiti, la perla del Gargano: su quei suoli sorgeranno case popolari, e il ricavato dell'asta servirà ad evitare il dissesto finanziario del Comune, commissariato da mesi e dove si voterà il 6 e 7 maggio prossimi per tornare alla normalità politica. Ma è bastato il diffondersi della notizia dei terreni all'asta per far crescere le preoccupazioni per una possibile cementificazione delle isole di San Nicola e San Domino, che erano diventate la seconda residenza del cantautore Lucio Dalla, scomparso di recente.
Il commissario prefettizio, Carmela Palumbo, respinge nettamente una ipotesi del genere. «Nessuna cementificazione, ho solo emesso un bando pubblico relativo ad una procedura già definita prima che arrivassi. E poi si tratta di un Piano di edilizia popolare, che ha la sua utilità sociale. Con i soldi ricavati si potrà coprire gran parte del deficit comunale, l'alternativa sarebbe stata la dichiarazione di dissesto». Il bando pubblico è stato emesso poco più di un mese fa, le buste contenenti le offerte saranno aperte il 26 aprile prossimo. Dall'asta si conta di ricavare almeno quattro milioni di euro.
Dei sette ettari messi all'asta, poco più di tre ettari (32 mila metri quadrati) saranno venduti nell'isola di San Domino, mentre altre 37 mila metri quadrati saranno ceduti al miglior offerente nell'isola di San Nicola. Si tratta di terreni edificabili che ricadono nei Piani di edilizia economica popolare approvati dalla Regione Puglia.

«Pubblicando il bando, e con l'apertura delle buste il 26 aprile - ribadisce il commissario prefettizio - chiuderemo una procedura già definita da tempo. Ho cercato in tutti i modi di recuperare crediti vantati dal Comune per limitare il deficit di cassa e sarebbe stato un peccato dover toccare qualcosa del grande patrimonio pubblico che le Isole Tremiti possiedono». Peraltro, spiega il commissario, la sua non è stata una decisione unilaterale. «Abbiamo fatto un incontro pubblico - riferisce - con le forze politiche e la comunità. Non solo non sono state sollevate eccezioni, ma mi è stato anche chiesto di far tutto prima di andar via e lasciare il timone alla nuova amministrazione».

Ufficialmente non viene detto a quanto ammonti il deficit economico delle Isole Tremiti, ma si assicura che con quei quattro milioni e oltre che dovrebbero arrivare con l'asta del 26 aprile l'attività amministrativa potrà ripartire con un pizzico di serenità in più. Sempre che il paradiso naturale spesso decantato da Dalla resista fino in fondo a 'minaccè di trivellazioni in mare e tentativi, sempre in agguato, di speculazione.

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