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Questo articolo è stato pubblicato il 02 aprile 2012 alle ore 17:49.

Con l'arrivo della pensione, Lucia sognava un viaggio con il marito, in giro per il mondo. E pianificava di imbiancare casa in vista del matrimonio della figlia. Ma dopo il decreto Salva Italia, per Lucia Bonucci, è cambiato tutto. Tra lei e la pensione, ora, ci sono cinque anni: tre in più del previsto. Da affrontare senza un lavoro. E senza stipendio.

Auto-licenziata per dare un futuro alla figlia. Lucia compirà 60 anni a dicembre. Fino al luglio 2011 dirigeva il centro postale di Viterbo, con uno stipendio di 2.300 euro netto. Poi, la decisione. Nel luglio di quell'anno - come ad altri 5.000 dipendenti delle Poste - l'azienda ha proposto il licenziamento volontario (il cosiddetto "esodo") in cambio o dell'assunzione part-time di un figlio, o di un incentivo in denaro, «che nel mio caso sarebbe stato di circa 80.000 euro lordi», spiega.

Incentivo di 10.000 euro. Lucia ha accettato la «proposta indecente» pur di dare un futuro alla figlia. «Ufficialmente - spiega - ho firmato un accordo per l'esodo anticipato in cambio di un compenso di 10.000 euro lordi, che ho realmente ricevuto». Contestualmente Poste ha assunto, part-time, a tempo indeterminato, la figlia di Lucia, «che ora guadagna 700 euro al mese, netti». Meno di un terzo dello stipendio che Poste avrebbe pagato a Lucia, se fosse rimasta al suo posto.

Perché l'ho fatto? «Mia figlia ha 32 anni, è laureata, non trovava lavoro, ed era mortificata e depressa a causa della sua disoccupazione. Con risparmi e prestiti ho valutato che potevo affrontare i 2 anni e mezzo che mancavano alla pensione, che sarebbe arrivato nel dicembre 2014». Poi aggiunge: «Ho fatto un sacrificio, per mia figlia. Ma ora questa sacrifico diventa insostenibile».

Le nuove regole. «La riforma pensionistica, che non contesto, perché se fossi rimasta al lavoro non avrei avuto problemi a lavorare 5 anni in più, e avrei senz'altro guadagnato un buono stipendio, al top della carriera, mi sposta ora la pensione a 64 anni: la vedrò solo a partire dal gennaio 2017».

«Come camperò - si chiede Lucia - chi mi manterrà, per 3 anni in più, non preventivati, senza stipendio e senza pensione? Chi pagherà le bollette e l'ICI della mia casa, che ho costruito pian piano con i sacrifici di una vita? dovrò venderla?». Lucia potrebbe provare a cercare Lavoro... «Magari trovassi un lavoro. Nessuno ti chiama. Ho mandato molti curricola. Ma quando hanno visto la mia età, si sono messi a ridere…».

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