Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 04 aprile 2012 alle ore 07:47.
«Per questi sospetti in merito alla liceità di questa e di molte altre operazioni finanziarie, effettuate mediante denaro pubblico (...) sottopongo all'attenzione dell'Autorità giudiziaria questi fatti». Così scriveva un vecchio militante dell'hinterland milanese della Lega Nord in un esposto indirizzato alla Procura di Milano e depositato agli inquirenti lo scorso 23 gennaio riguardante l'utilizzo dei fondi del partito negli investimenti in Tanzania e a Cipro.
Una segnalazione da cui è nata l'inchiesta in cui è indagato il tesoriere della Lega Francesco Belsito. Il militante del Carroccio si era presentato come 'socio sostenitore' del partito in Procura, accompagnato da un avvocato, e aveva affidato l'esposto, contenente una serie di articoli di stampa che facevano riferimento agli investimenti in Tanzania, all'aggiunto di turno Alberto Nobili, il quale poi l'aveva girato al collega del secondo dipartimento per i reati contro la pubblica amministrazione, Alfredo Robledo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA