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Questo articolo è stato pubblicato il 03 aprile 2012 alle ore 06:41.

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ROMA
Dopo i botta e risposta che nelle scorse settimane hanno tenuto banco sui media nazionali, questo pomeriggio Francesco Rutelli potrà mettere nero su bianco, davanti ai pm di Roma, ciò che pensa del "caso Lusi". Il leader Api ed ex presidente della Margherita sarà ascoltato come testimone dal procuratore aggiunto Alberto Caperna e dal pm Stefano Pesci, i magistrati che indagano per appropriazione indebita il senatore Luigi Lusi, ex tesoriere dei Dl. Rutelli sarà invitato a dire la sua su una serie di circostanze, riferite dal senatore nell'interrogatorio del 27 marzo, ritenute non attendibili. A cominciare dal presunto mandato fiduciario per «investire la liquidità della Margherita» che Lusi avrebbe ricevuto, non si sa bene da chi, per passare al compenso che, a detta dell'ex tesoriere, gli sarebbe spettato per il lavoro svolto, per finire con il patto di spartizione dei fondi residui dei Dl. Tutti fatti che il leader Api ha già smentito e che oggi tornerà a negare con forza. Non è escluso che Rutelli, per confutare una volta per tutte la versione di Lusi, possa consegnare ai pm un nuovo estratto della relazione Kpmg sui conti della Margherita che dimostrerebbe l'infondatezza delle logiche spartitorie indicate dal senatore. Di certo al momento gli inquirenti non solo non credono all'ex tesoriere, ma si mostrano poco interessati al versante politico dell'indagine. «A meno che non emergano fatti di rilevo penale – si sottolinea a Piazzale Clodio - le modalità con cui i soldi del partito sono andati a finanziare l'attività politica degli ex Margherita non ci interessa».
Nei prossimi giorni i pm ascolteranno il presidente dell'Assemblea federale dei Dl, Enzo Bianco, il presidente del Comitato di Tesoreria, Gianpiero Bocci, e qualche altro big del partito confluito nel 2007 nel Pd, come Giuseppe Fioroni. Sul versante opposto, gli avvocati Luca Petrucci e Renato Archidiacono, difensori di Lusi, chiederanno oggi un incidente probatorio sui conti della Margherita per verificare le entrate e le uscite. I legali hanno già rinunciato al ricorso al Tribunale del Riesame per il dissequestro dei beni di Lusi. Anche la moglie dell'ex tesoriere, Giovanna Petricone, ha fatto altrettanto. I difensori di Lusi hanno infine formalizzato alla Margherita la proposta di restituire le quote sociali della Luigia Ltd, la holding canadese che controlla le società italiane intestatarie dei beni dell'ex tesoriere, tutti sotto sequestro.
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