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Questo articolo è stato pubblicato il 04 aprile 2012 alle ore 19:44.

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«Quell'articolo non sarà scritto con la mia penna, ma è un passo avanti importantissimo. Il principio dei reintegro c'è. Questo può rispondere all'ansia che si stava diffondendo tra milioni di lavoratori». È il giudizio del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, in un'intervista al tg3, sulla riforma del mercato del lavoro.

«Credo possa rispondere all'ansia diffusa tra milioni di lavoratori. Vedremo la norma, questo è un punto rilevante...», ha aggiunto Bersani, precisando anche che è presto per parlare di un'eventuale fiducia sul Ddl che riforma il mercato del lavoro: bisogna intanto «lavorare in Parlamento» dove si potranno anche «perfezionare» alcune parti, ha detto Bersani.

Un parere condiviso anche dalla Cisl di Bonanni: «Mi pare che la questione che ci preoccupava di più è stata definita in modo ragionevole», ha dichiarato il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. «La raccomandazione fatta da noi al presidente del Consiglio e che lui raccolse di non far coincidere i licenziamenti economici con eventuali situazioni fraudolente delle aziende - ha proseguito - è stata chiarita: ci sarà il reintegro nel caso le aziende tenteranno di portare avanti situazioni fraudolente». «Ora è arrivato il momento di rasserenare il paese come ci chiede il presidente della Repubblica - ha concluso - ma soprattutto di risolvere i problemi dell'Italia che sono la mancanza di crescita e l'eccessivo peso fiscale. Per questo noi ci mobiliteremo nei prossimi giorni».

«Per noi era necessario che venissero modificate le norme sui licenziamenti per ragioni economiche» che poteva prestarsi a un cattivo utilizzo, ha affermato anche il leader della Uil, Luigi Angeletti: «Nel senso che delle aziende potevano licenziare per motivi economici lavoratori per altre ragioni immotivate». Per Angeletti, «senza accordo nella maggioranza nessuna riforma né questa né un'altra» sarebbe stata approvata dal Parlamento. Per il segretario generale della Uil, comunque, «non ci sono riforme del mercato del lavoro che fanno aumentare l'occupazione. Possono favorire l'occupazione ma quello che creerà posti di lavoro è una buona politica economica, iniziando con una riduzione delle tassi per i lavoratori dipendenti».

No comment invece dal fronte Cgil sul ritorno al reintegro per i licenziamenti economici «insussistenti» o «infondati». Dopo la conferenza stampa del premier Mario Monti e del ministro del Welfare, Elsa Fornero, il sindacato guidato da Susanna Camusso conferma di voler «aspettare di leggere il testo» del Ddl prima di dare una valutazione. «aspettiamo di leggere il testo».

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