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Questo articolo è stato pubblicato il 05 aprile 2012 alle ore 10:06.
Aumento contributivo azzerato per chi assume
Il contratto a tempo indeterminato viene potenziato "in via indiretta" dalla riforma del lavoro. L'articolo 3 del Ddl – che contiene le modifiche ai rapporti a tempo indeterminato (su cui si veda la scheda qui accanto) – lo fa inserendo all'articolo 1 del Dlgs 368/2011 il seguente comma 01: «Il contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato costituisce la forma comune di rapporto di lavoro».
Sempre nell'ottica di rafforzare l'utilizzo del tempo indeterminato il teso che sarà all'esame delle Camere introduce (seppur gradualmente) un giro di vite giri su partite Iva, co.co.pro e associazione in partecipazione. Come anche l'appesantimento (di adempimenti burocratici).
Ma soprattutto fissa un "tetto massimo" della successione dei contratti a tempo determinato in 36 mesi (superati i quali scatta la stabilizzazione). Arriva anche la conferma del "premio di stabilizzazione" per l'azienda che assume un lavoratore a tempo: potrà recuperare fino a un massimo di sei mesi dei contributi in più versati
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