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Questo articolo è stato pubblicato il 05 aprile 2012 alle ore 16:56.

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A tre settimane dalla fine della regular season volano Lakers, Spurs e Heat. Bargnani ancora superA tre settimane dalla fine della regular season volano Lakers, Spurs e Heat. Bargnani ancora super

La campanella di fine anno, per gran parte dei protagonisti di quest'annata liofilizzata dal lockout, suonerà il 26 aprile, ultimo giorno della stagione regolare. A quel punto usciranno di scena i comprimari, cominceranno a brillare le stelle. Ma intanto l'Nba continua a ritmo folle a macinare partire e, soprattutto, a definire quelle gerarchie che poi ci penseranno i playoff a ribaltare

Quarto di nobiltà – Contro Philadelfia aveva deciso la gara con un grande quarto periodo, cosa per lui inconsueta, almeno a vedere i pallidi finali di partita cui l'anno scorso ci aveva abituato nel duello per l'anello contro Dallas. Contro Oklahoma invece LeBron James lascia il segno fin dall'inizio: i suoi 34 punti sono decisivi nel successo di Miami (98-93), che pure tira appena col 37%. Pesa la difesa degli Heat, che stritola i Thunders nei momenti chiave, pur non impedendo alla coppia Durant (30)- Westbrook (28) di fare bottino. Vittoria pesante (la 17esima di fila in casa) )per ottenere il vantaggio campo nella post-season, quando il gioco si farà ancor più fisico (già stanotte due fallacci di Perkins e westbrook su Wade e James da segnalare in rosso) e il peso sottocanestro di Oklahoma potrebbe lanciare i Thunders verso la rivincita, in una finale tutt'altro che ipotetica

Derby ai Lakers – Settimane nervose nello spogliatoio dei Lakers, con coach Brown impegnato a gestire le bizze delle sue stelle Bryant e Bynum, e al tempo stesso a lanciar messaggi al resto della truppa, affinché tutti capioscano che, sebbene appena arrivato, il timoniere è lui e nessun altro. Il tutto mentre Kobe ha piazzato almeno tre tiri decisivi allo scadere, forieri di altrettante vittorie. Con l'aiuto decisivo di Bynum (36p+8r), il "24" gialloviola (31p), permette ai Lakers di vincere il secondo derby su tre stagionali contro i Clippers di Chris Paul, Blake Griffin e Caron Butler (28p per l'ex Dallas, il grande assente della finalissima 2011). Ma nel referto pesano soprattutto i 18p e 8 assist di Ramon Sessions: il suo arrivo ai Lakers al posto di Fish ha dato ritmo e gambe all'attacco. In caso di problemi, poi, basta dare la palla a quel signore col numero 24....

Avanti Speroni – In un match con una bella manciata di ultratrentenni di classe in campo, San Antonio passa a Boston (86-87), e infila la 38a vittoria stagionale (a fronte di 14 sconfitte). Se gli Spurs beneficiano della ritrovata freschezza atletica di Tim Duncan, anche i Celtics hanno ritrovato il miglior Kevin Garnett, tornato letale nella posizione di centro, che gli permette di sfruttare al meglio dinamismo a rimbalzo e tiro dalla media (e lunga) distanza. Campioni pronti a lasciare il segno anche nella post season

Il ritorno del Mago - Nelle ultime 5 partite viaggia a 25 punti a gara col 50,6% dal campo dopo aver messo a referto appena 13,5 punti a gara e il 30.7% al tiro nelle precedenti 8 esibizioni: sono i numeri a testimoniare l'ottimo momento di Andrea Bargnani, tornato protagonista e leader dei Toronto Raptors, dopo il rientro dal lungo infortunio muscolare al polpaccio. Per il Mago 24 punti (5/8 da 2, 3/7 da 3, 5/5 ai liberi, 5r) nel successo contro i 76ers, terzo consecutivo per i canadesi

Beli dalla panca - Gli Hornets ritrovano finalmente Eric Gordon, out negli ultimi tre mesi, e superano i Nuggets 94-92. Marco Belinelli cede il posto in quintetto all'ex Clippers, parte dalla panchina e chiude la gara con cinque punti in soli 18'. Danilo Gallinari salta il derby ma il suo rientro potrebbe essere imminente, forse già per l'importante sfida, in ottica playoff, di domani contro i Suns.

Hornets a New Orleans – Intanto il commissioner David Stern ha annunciato che la Lega è pronta a chiudere un accordo che garantirà la permanenza degli Hornets a New Orleans. Tre i gruppi in corsa per rilevare la proprietà della franchigia, attualmente detenuta dalla Lega stessa (che ha avuto un peso decisivo, val la pena ricordarlo, nella trade che ha spedito Paul non ai Lakers, ma proprio ai Clippers, quest'estate

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