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Questo articolo è stato pubblicato il 06 aprile 2012 alle ore 06:38.
Nuova stretta sulle auto aziendali. Il disegno di legge per la riforma del mercato del lavoro punta dritto al sistema di gestione del parco auto delle imprese e dei professionisti aumentandone in misura piuttosto consistente i costi.
In pratica, l'articolo 71 modifica i limiti di deducibilità delle spese relative ai veicoli (dalle autovetture ai ciclomotori) non utilizzati esclusivamente come beni strumentali per l'attività produttiva. Per le tenute a disposizione viene ridotta dal 40% al 25,7% la deducibilità delle spese sia per le imprese che per i professionisti. Mentre viene abbassata dal 90% al 70% la deducibilità delle spese relative ai veicoli dati in uso promiscuo ai dipendenti.
Come spiega la relazione tecnica queste modifiche entrano in vigore a partire dal periodo d'imposta 2013, periodo per il quale è prevista la rideterminazione degli acconti dovuti (che dovranno essere calcolati come se le nuove regole fossero applicabili già quest'anno).
In altri termini, nella determinazione degli acconti dovuti per il periodo di imposta di prima applicazione (relativi al 2013), si assume, quale imposta del periodo precedente, quella che si sarebbe determinata applicando le nuove disposizioni, con le misure più basse del 27,5% per i veicoli a uso promiscuo usati nell'esercizio d'impresa o dell'arte o professione e del 70% per i veicoli dati in uso promiscuo ai dipendenti per la maggior parte dell'anno.
La relazione tecnica chiarisce, inoltre, che le modifiche hanno efficacia «anche nei confronti del parco veicoli circolante, non soltanto nei confronti delle nuove immatricolazioni».
Ma quale impatto avranno, se confermate in ambito parlamentare, le misure definite dal disegno di legge approvato da Palazzo Chigi? Si pensi a un un imprenditore che abbia dato un veicolo in uso promiscuo a un dipendente per la maggior parte dell'anno, e che ha sostenuto spese per 14mila euro: potrà indicare nella dichiarazione dei redditi del 2012, da presentare nel 2013, costi auto deducibili per 12.600 euro, pari cioè al 90% di 14mila euro. Dal 2013, a parità di spesa, i costi deducibili, da indicare nella dichiarazione dei redditi del 2014, saranno di 9.800 euro (70% di 14mila), 2.800 euro in meno dell'anno precedente.
Analogamente un imprenditore o un professionista che nel 2012 abbia sostenuto spese di carburanti e altre spese di gestione per l'auto a uso promiscuo per 8mila euro, potrà indicare nella dichiarazione dei redditi del 2012, da presentare nel 2013, costi auto deducibili per 3.200 euro, pari cioè al 40% di 8mila euro. Dal 2013, a parità di spesa, i costi deducibili, da indicare nella dichiarazione dei redditi del 2013, da presentare nel 2014, saranno invece di 2.200 euro (27,5% di 8mila euro). In sostanza, l'auto di "servizio" costerà, in una situazione come questa, mille euro in più.
Da questo doppio intervento il Governo attende introiti (di competenza) per circa tre miliardi di euro nel triennio 2013-2015. Il recupero di gettito sarà dovuto al 90% alla maggiore Ires/Irpef incassata e per il 10% sarà legato all'Irap.
IN CIFRE
70%
Auto date in uso ai dipendenti
Dal 2013 il disegno di legge per la riforma del mercato del lavoro riduce dal 90 al 70% la deducibilità delle spese relative ai i veicoli dati in uso promiscuo ai dipendenti e dal 40 al 25,7% la deducibilità delle spese relative alle auto a disposizione di imprese e professionisti
1 miliardo
Il gettito
La relazione tecnica stima un maggior gettito di competenza pari a 1,05 miliardi nel 2013, 1,03 nel 2014 e 1,02 nel 2015