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Questo articolo è stato pubblicato il 07 aprile 2012 alle ore 10:10.

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L'unica cosa certa nel bilancio 2010 della Lega Nord sarebbero le entrate dei finanziamenti pubblici: 22,5 milioni di euro incassati come rimborso per le elezioni amministrative e regionali del 28 marzo 2010, a fronte di una spesa per la campagna elettorale di 8,7 milioni. Così sembrano pensarla i magistrati della procura di Milano, che nel decreto di perquisizione del 3 aprile parlano di rendiconto «sul quale vi è la prova di falsità». L'ex tesoriere Francesco Belsito sarebbe arrivato a cancellare l'ultima riga di un verbale del Consiglio federale della Lega Nord che stabiliva un limite di 150mila euro ai suoi poteri di spesa pur di prelevare 5,7 milioni e investirli a Cipro e in Tanzania. Una circostanza confermata dalla sua collaboratrice Nadia Dagrada nell'interrogatario del 3 aprile.
Ma chi doveva controllare i bilanci "falsificati"? Intercettato il 1° febbraio mentre parla al telefono con Nadia Dagrada, Belsito ironizza sui revisori del partito: «E chi sono i revisori, che non abbiamo mai visto manco noi». E la Dagrada aggiunge: «Io gli preparavo tutta la relazione, gliela inviavo e loro non facevano altro che firmarmela... non guardavano un c...».

Il bilancio 2010 della Lega, chiuso con un avanzo di 8,1 milioni di euro, è stato approvato il 25 giugno 2011 dai quattro componenti del Collegio federale dei revisori dei conti: Pietro Mantovani (Emilia-Romagna), Sergio Dominis (Liguria), Silvio Clerici (Lombardia) e Cristina Berlanda (Trentino). Allegata al bilancio c'è anche la certificazione di tre commercialisti: Stefano Aldovisi, Diego Sanavio e Antonio Turci. «Abbiamo svolto appropriate indagini e interrogazioni negli ambienti amministrativi della Lega Nord Padania – scrivono i tre – controllando diversi documenti, alcuni rendiconti riepilogativi e, a campione schematico, i metodi di registrazione della prima nota, che viene gestita anche nelle sezioni periferiche del movimento politico». E concludono affermando che il bilancio «a nostro parere, risulta redatto con chiarezza e in modo veritiero». Anche i quattro revisori dei conti sono dello stesso parere: «Il bilancio in argomento – dichiarano – è stato predisposto nei termini stabiliti».

Ma a controllare i conti della Lega c'erano altri leghisti doc. Sanavio è stato assessore al Comune di Milano nelle giunte Formentini e Albertini, mentre Aldovisi ha ricoperto l'incarico di assessore al Bilancio nella giunta del Carroccio al Comune di Monza. Leghisti sono anche i componenti del Collegio dei revisori: Mantovani, per esempio, è segretario della sezione Reggio Sud e Albinea della Lega, Clerici è responsabile amministrativo della sezione di Vedano Olona (Varese), Berlanda è consigliere comunale della Lega ad Arco (Trento). Insomma, tutto in famiglia.
R. Gal.
An. Mi.

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