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Questo articolo è stato pubblicato il 09 aprile 2012 alle ore 13:46.
L'impianto della riforma del mercato del lavoro «deve restare quello che è» ma «siamo disponibili ad accettare» buone modifiche in Parlamento. È una vera e propria apertura quella del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà. «Pensiamo che l'impianto della riforma debba restare quello che è - continua - ma molte buone idee nascono in Parlamento e siamo pronti a farne tesoro». Il premier Mario Monti, in Israele, evidenzia che il provvedimento «è bilanciato» e rende il mercato «molto più flessibile, a beneficio delle imprese, e meno dualistico».
Catricalà: dipende dalle modifiche
La ratio, ricorda Antonio Catricalá, «è quella di una maggiore flessibilitá in uscita per consentire una maggiore entrata nel mercato del lavoro» e «se le modifiche sono in questo senso, siamo disponibili ad accettarle». L'obiettivo della riforma, insiste il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, è «dare lavoro buono ai giovani».Con il Parlamento, evidenzia Catricalá, «abbiamo fatto finora un ottimo lavoro». E, conclude: «non sono mai stato insoddisfatto delle modifiche introdotte dalle Camere, né sul "Salva Italia" né sul "Cresci Italia".
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