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Questo articolo è stato pubblicato il 17 aprile 2012 alle ore 18:25.

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«Alitalia impugnerà la decisione dell'Antitrust non condividendo «il presupposto alla base della decisione secondo cui il servizio di trasporto ferroviario ad alta velocità non sarebbe un concorrente efficace del trasporto aereo sulla tratta Roma-Milano». Lo rende noto la compagnia con un comunicato.

L'Antitrust, chiudendo l'indagine conoscitiva sulle conseguenze della fusione fra vecchia Alitalia e AirOne, che nel 2008 ha dato via a Cai, ha stabilito che Alitalia sulla rotta Roma-Milano (Fiumicino-Linate) è in una situazione di monopolio che dovrà essere rimossa entro il 28 ottobre. E aveva fissato in tre mesi il tempo per Alitalia per presentare all'Antitrust le misure utili. Per l'Autorità - spiega il comunicato della stessa Antitrust - appare necessaria la presenza di un effettivo vincolo concorrenziale che non può che essere rappresentato dalla presenza di un altro vettore aereo in grado di contendere ad Alitalia-Cai i passeggeri che utilizzano i voli della prima mattinata e della tarda serata. Per poter rappresentare un'alternativa credibile all'incumbent, il nuovo vettore dovrebbe poter disporre di un numero di slot sufficiente a garantire la dimensione minima efficiente dell'offerta e un'articolazione delle frequenze idonea a garantire un'offerta adeguata nelle fasce orarie a più alta domanda».

Alitalia, spiega una nota della società, «non condivide il presupposto alla base della decisione dell'Antitrust secondo cui il servizio di trasporto ferroviario ad alta velocità non sarebbe un concorrente efficace del trasporto aereo sulla tratta Roma - Milano. Dall'avvio del servizio Frecciarossa, inaugurato il 13 dicembre 2008, il treno ad alta velocità ha infatti guadagnato, sulla tratta in questione, 19 punti di quota di mercato fino a raggiungere il 56% dei passeggeri trasportati, contro il 32% dell'aereo (Fiumicino - Linate) e il 12% dell'auto». Per Alitalia la «crescita dell'alta velocità è andata tutta a scapito del trasporto aereo, laddove la quota del trasporto in auto tra le due città è rimasta invariata. La concorrenza del treno ad alta velocità ha indotto Alitalia ad effettuare, sulla Roma - Milano, investimenti superiori a 30 milioni di euro, negli aeroporti, nel servizio di bordo e per il rinnovamento della flotta, fino a raggiungere standard di qualità considerati di eccellenza a livello internazionale. Nonostante ciò, vi è stato un indiscutibile effetto di spostamento della domanda che ha comportato per Alitalia, tra il 2008 e il 2011, la perdita di circa 2 milioni di passeggeri e del 50% dei ricavi sulla tratta».

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