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Questo articolo è stato pubblicato il 17 aprile 2012 alle ore 11:40.

Sale a cinque anni la pena massima prevista per il reato di corruzione per l'esercizio della funzione, che sostituisce la figura della corruzione per atto d'ufficio o corruzione impropria. È quanto prevede l'emendamento presentato dal ministro della Giustizia, Paola Severino, al ddl anticorruzione, consegnato oggi alle commissioni Giustizia e Affari costituzionali della Camera. La corruzione - ha affermato il ministro, dopo aver depositato in commissione il suo emendamento - è un «tema di assoluta rilevanza nella vita del Paese». E «combattere la corruzione in maniera efficace è uno scopo che ogni governo si deve porre e che questo governo si pone in particolare».
Stretta sulla corruzione per l'esercizio delle funzioni
«Il pubblico ufficiale che, in relazione all'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, riceve, per sè o per un terzi, denaro o altra utilitá o ne accetta la promessa - si legge nel testo che modifica l'articolo 318 del codice penale - è punito con la reclusione da 1 a 5 anni».
Sulle intercettazioni sintesi tra interessi diversi
Il ministro ha affrontato il capitolo intercettazioni. La bozza, ha spiegato, «è pronta»: «si trattava di mettere insieme interessi tutti fondamentali» come «diritto all'informazione, tutela della privacy e possibilità per i magistrati di indagare» e nessuno di questi valori è stato sottovalutato. Sui testi in materia di corruzione, responsabilità civile dei magistrati e corruzione, ha aggiunto Severino, «mi sembra si sia arrivati a un buon punto di equilibrio tra valori». Il ministro ha poi sottolineato il «grande ruolo del Parlamento» nel proporre eventuali modifiche.
Per il falso in bilancio servono tempi supplementari
«Sul falso in bilancio - ha ricordato Severino - c'è una serie di proposte di legge pendenti in Parlamento. È una materia diversa» da quella della corruzione, «con una sua autonomia e una trattazione separata. Quando arriveranno i tempi parlamentari» per affrontare l'argomento, «il governo non si sottrarrà ai suoi doveri».
In mattinata l'incontro tra il ministro e le forze di maggioranza
In mattinata il ministro ha incontrato i rappresentanti di Pdl, Pd e Terzo polo. I partiti hanno manifestato posizioni distanti su corruzione, intercettazioni e responsabilità civile dei magistrati. In particolare, è emersa una sostanziale intesa sul metodo, anche se non c'è ancora una piena condivisione dei contenuti.
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