Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 17 aprile 2012 alle ore 15:50.

My24

Due o tre rate? I fabbricati rurali quanto dovranno pagare di acconto? E gli italiani all'estero dovranno versare o meno? Il ritorno dell'Imu sta facendo i conti con le tante esigenze di esenzioni, revisioni, aggiustamenti che stanno trovando spazio negli emendamenti al decreto fiscale all'esame della commissione Finanze della Camera.

Sembrava una modifica pro-contribuente quella di consentire la rateizzazione in tre tranche per l'imposta sull'abitazione principale. E, invece, è bastato capire che così si sarebbe dovuto versare il 66% tra giugno e settembre per presentare e approvare (con il lasciapassare del Governo) un emendamento all'emendamento: libera scelta al contribuente se saldare il contro in due (giugno e dicembre) o in tre rate (giugno, settembre, dicembre).

L'assalto alla diligenza
Colpa di una disciplina iniziale forse un po' troppo criptica, la Camera ora si sta facendo portavoce di istanze sociali, economiche o di categorie, cercando di rimediare anche a eventuali ingiustizie. Così gli anziani o disabili che vivono in case di cura o istituti sanitari, se proprietari di casa, potranno pagare l'Imu con l'aliquota agevolata per l'abitazione principale. Saranno i Comuni a decidere se dare questa possibilità ad anziani o disabili, a condizione però che la casa non sia affittato. Parola a sindaci e giunte anche per gli italiani all'estero. I Comuni potranno decidere di considerare prima casa l'abitazione «posseduta da cittadini italiani non residenti nel territorio dello stato, a titolo di proprietà o di usufrutto in italia, a condizione che non risulti locata».

I separati e la famiglia
Ieri anche i genitori separati avevano incassato la loro fetta di chiarimenti. Sarà l'assegnatario dell'appartamento – anche se non è il proprietario – il soggetto chiamato a pagare. Rimanendo sempre in ambito familiare, è stato necessario precisare che l'aliquota agevolata e la detrazione si applica per l'immobile dove abita tutto il nucleo e comunque sarà possibile solo un'agevolazione a famiglia.

L'esenzione per le aree terremotate in Abruzzo
Anche il sisma in Abruzzo ha richiesto necessariamente un correttivo. La commissione Finanze della Camera ha approvato l'emendamento che esenta il pagamento di Irpef, Ires e Imu per le case colpite dal terremoto del 2009.

Le modalità
C'è stato bisogno di un emendamento per consentire di pagare non solo con F24 ma anche con bollettino postale solo, però, a partire dal 1 dicembre.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi