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Questo articolo è stato pubblicato il 17 aprile 2012 alle ore 13:08.

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Ragazze senza slip, festini, sesso e soldi: serate boccaccesche descritte con la sicurezza di chi c'era. E' un fiume in piena la modella Imane Fadil, mentre racconta con una certa noncuranza le serate di Arcore. Un solo attimo di esitazione quando rivela un particolare inedito. Un uomo "misterioso" le avrebbe fatto pressioni per tornare nella dimora dell'ex premier tra il maggio e il giugno 2011, quando il dibattimento a carico dell'ex premier era già cominciato. Lei rifiutò e quest'uomo in seguito l'avrebbe anche minacciata. «Se dici qualcosa del nostro incontro - racconta furono le parole - sono fatti tuoi».

Al processo sul caso Ruby, quello in cui l'ex premier è imputato di concussione e prostituzione minorile, ieri è stato giorno delle "arcorine pentite".

La modella marocchina Imane ha parlato per quasi 4 ore. Rispondendo alle domande del Pm Antonio Sangermano ha ammesso che alcune ragazze ospiti alle feste di Arcore avrebbero fatto «sesso» dietro compensi con l'ex presidente del consiglio. Ha raccontato inoltre di aver saputo che c'erano stati rapporti a pagamento tra Berlusconi e una ragazza, di nome Joanna, e con una ragazza del Guatemala. «C'erano degli esborsi specifici per le ragazze che si fermavano la notte ad Arcore, loro prendevano di più», ha aggiunto Imane. E le giovani ospiti dei presunti festini «facevano di tutto per potersi fermare la notte».

A organizzare le feste, ha sempre confermato Fadil, era Nicole Minetti. «In una delle serate ad Arcore, Iris Barardi, giovane modella brasiliana - ha riferito ancora la modella - si mise la maglia del Milan e indossò una maschera con la faccia di Ronaldinho e poi si tolse i vestiti e rimase in perizoma». Più volte avrebbe assistito a performance e denudamenti da parte di alcune ragazze. «Una serata nella saletta del bunga bunga Roberta Nigro iniziò a ballare con Lisa Barizonte - ha raccontato - e le due cominciarono a toccarsi e Lisa tolse le mutandine alla Nigro». Poi «si aggiunse anche la Minetti, che era ben preparata a quello spettacolo, perchè indossava il reggicalze». Alla fine di quella serata, Imane ricevette dal padrone di casa 5 mila euro in contanti. «Berlusconi mi chiese di fermarmi per la notte - aggiunge - ma io tornai a casa». In un'altra serata l'ex premier mostrò un video satirico sull' attuale presidente della Camera Gianfranco Fini.

Dopo Imane ha testimoniato anche Melania Tumini, la giovane compagna di università di Nicole Minetti e da lei invitata ad una cena a Villa San Martino. «Da allora - ammette - con lei ho interrotto i rapporti». Era il 19 settembre del 2010, e Melania, due lauree, aveva accettato l'invito convinta di aver la grande occasione per chiedere a Berlusconi un aiuto per trovare un lavoro. Ma quello che vede alla festa la lascia attonita e disgustata. Prima la cena dove alcune ragazze, tra cui anche Marysthell Polanko avevano già cominciato a «mostrare il sedere e i seni» e atteggiamenti «provocanti». «Non ero a mio agio, mi sentivo in difficoltà - ha aggiunto la giovane, 27 anni - ma decisi di non manifestare questo imbarazzo». Poi il dopo cena nella sala del bunga- bunga, luci soffuse sul rosso, palo per la lap-dance, vicino alla quale le ragazze si erano esibite «travestite» per poi spogliarsi anche se non integralmente.

«La Minetti, aveva le culotte nere e un bustino, con sopra una camicia da uomo - descrive accuratamente - ma non i pantaloni». Oppure era svestita «stile Sister Act», vale a dire da suora. Al momento di uscire il regalo di Silvio Berlusconi: un cd di Apicella. Solo una volta fuori si accorge che dentro ci sono duemila euro, quattro banconote da 500 euro in una busta bianca. «Nicole fu sbrigativa - racconta - e mi spiegò che lui lo fa spesso, aiuta le persone in difficoltà». Alla domanda di uno dei difensori sul perché non restituì il denaro, Melania risponde: «Avevo dubbi se tenerli ma alla fine andai a Londra».
Il processo è stato aggiornato a venerdì prossimo.

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