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Questo articolo è stato pubblicato il 18 aprile 2012 alle ore 20:34.

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Sulla Lega si abbatte la bufera del presunto dossieraggio ai danni di Roberto Maroni ad opera dell'ex tesoriere Belsito. Il dirigente leghista reagisce con durezza alla segnalazione dell'articolo di Panorama in cui si dà conto delle "indagini" interne di Belsito, affermando che «è incredibile che l'ex ministro dell'Interno sia stato oggetto di attività di dossieraggio. Non è un tentato dossieraggio, è un dossier che io ho visto. Mi sembra molto grave», sopratutto, prosegue Maroni, «se qualcuno sapeva o era consenziente. Sembra che sia stato pagato con i soldi della Lega: è la cosa più grave». Sul contenuto del dossier, Maroni sostiene sia fatto apposta «per screditare» e sia «ridicolo», contendendo «cose inventate e inverosimili».

Nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio in cui è stata presentata la proposta di legge per abrogare il finanziamento pubblico ai partiti, Maroni ha detto che «ai militanti restituiremo tutti i soldi che verranno recuperati dagli investimenti "azzardati" dell'ex tesoriere della Lega, a cominciare dai lingotti recuperati ieri». «Vogliamo tornare a fare politica come siamo nati - ha spiegato l'ex ministro - senza soldi occulti o palesi, senza finanziatori, soprattutto dopo quanto è successo è l'unico modo per recuperare la nostra vera forza, il sostegno di tante persone che lo fanno perchè ci credono e non perchè sono pagate».

Alla procura non risulta nulla
Alla procura che sta indagando sulle distrazioni di fondi operate dall'ex tesoriere Belsito non risulta, però, alcun dossier su Maroni, stando a quanto riferito dall'agenzia Ansa. Tra le carte ci sarebbero riferimenti a pagamenti verso società di investigazioni ma potrebbero anche non riguardare situazioni anomale.

Rosy Mauro: mai sentito parlare di dossieraggio
Da parte sua Rosy Mauro, vicepresidente del Senato espulsa dalla Lega, intervistata alla trasmissione Matrix, ha detto di non aver «mai sentito parlare di dossieraggio, spiate o altro». D'altra parte l'ormai ex esponente leghista ha affermato di «non riuscire a pronunciare più il nome dell'ex collega» Maroni. Nell'intervento a Matrix, Mauro ha rimproverato all'ex ministro dell'Interno di avere aiuzzato la folla di Bergamo contro di lei: «Io ho sempre detto le cose in faccia e questo in politica spesso è controproducente. Non ho mai incitato nessuno contro un mio collega di partito e anche quando lui si è messo in aspettativa - ha aggiunto, sempre riferendosi a Maroni - io sono andata a dirgli in faccia che sbagliava. Non ho incitato la base contro di lui».

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