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Questo articolo è stato pubblicato il 19 aprile 2012 alle ore 10:58.

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Stefano Maullu (Fotogramma)Stefano Maullu (Fotogramma)

«Cari amici, ho deciso di rimettere il mandato di assessore nelle mani del Presidente della giunta regionale della Lombardia. Sono stati anni impegnativi ed entusiasmanti, prima alla Protezione civile e poi al Commercio e turismo. Non può mancare un sincero grazie ai 18mila cittadini che hanno scritto il mio nome sulla scheda elettorale, consentendomi di risultare tra i più votati in assoluto alle ultime elezioni regionali». Così Stefano Maullu, sul suo sito internet, dà l'annuncio delle dimissioni dalla carica di assessore della Regione Lombardia.

Una decisione presa un paio di giorni fa - l'annuncio agli elettori è del 16 aprile scorso - e nel momento di massima bufera per il Pirellone, travolto dagli scandali e dalle crisi politiche all'interno della maggioranza: dopo l'uscita della Rizzi, ora le dimissioni eccellenti di Maullu e il passo indietro di Boni.

Il caso di Maullu però è singolare, tanto da diventare in queste ultime ore uno dei temi più cliccati di Twitter. Ecco infatti che, per una porta che si chiude, se ne apre subito un'altra.

Da ieri, Stefano Maullu è il nuovo presidente della Tem, la Tangenziale esterna milanese, un incarico che vale 60mila euro l'anno ai quali Maullu può serenamente sommare i soldi che incassa da consigliere lombardo. «Ha tutta l'aria della compensazione e di un gesto piuttosto arrogante», scrivono su Twitter.

E sollevano anche qualche domanda, che forse vale la pena riportare: La prima: «Perché la tangenziale esterna milanese dovrebbe aver bisogno di un presidente?

Nel caso vi sia una risposta valida alla prima domanda, ecco la seconda: «Perché questo presidente deve essere pagato 60mila euro?

Nel caso vi siano risposte valide alle prime due domande: perché la carica deve essere occupata da un politico semitrombato?

Sono tutte domande che forse meriterebbero una risposta chiara.

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