Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 23 aprile 2012 alle ore 12:35.

My24

Tutto in una notte. Lo scudetto della pallavolo maschile italiana si decide nello spazio di 2 ore e 19 minuti al Mediolanum Forum di Assago, davanti a più di 11 mila spettatori. Di fronte, sul campo da gioco, la Itas Diatec Trentino, protagonista assoluta di una stagione splendida, in linea con i numeri e i traguardi degli anni precedenti.

E la Lube Banca Marche Macerata, che con la Bre Banca Lannutti Cuneo ha regalato entusiasmo ad un campionato segnato dallo strapotere della Itas, che ha chiuso la stagione regolare con 24 partite vinte su 26 e la miseria di 19 set concessi agli avversari. Insomma, un cammino da record. Prima di dare inizio alla battaglia che vale il titolo, i tantissimi tifosi raccolti nello splendido catino multicolore del Forum regalano un pensiero ed un applauso a Vigor Bovolenta, il campione scomparso il 24 marzo scorso per via di un malanno al cuore. Lo sport, quello vero, si prende per mano nei momenti difficili.


Pronti e via e la gara sembra avere poco o nulla da dire. Troppo forte la Itas, che pare giocare sul velluto ed esibisce una sicurezza nei propri mezzi che fa la differenza. Troppo frastornata la Lube, che non riesce ad opporre resistenza ai colpi degli avversari. E capitola. Per due volte di seguito. Sì, perché dopo appena 50 minuti di gioco, la squadra di mister Stoytchev pare aver trovato la chiave per mettere in ginocchio la difesa di Macerata. 25 a 19 e 25 a 12, Itas pronta a stappare la bottiglia di champagna e a fare festa, Lube ad un passo dalle lacrime e nel più profondo sconforto.

Poi, accade qualcosa. E la gara cambia improvvisamente. Dal dominio quasi assoluto e incontrastato della Itas si passa ad un equilibrio precario che premia il rinnovato vigore degli uomini di Alberto Giuliani. E' lotta su ogni palla, un'altalena di emozioni che lascia senza fiato i tanti tifosi sugli spalti e mette in crisi le certezze della corazzata Trentino, che stenta a ritrovare il gioco che l'ha portata a primeggiare in Italia e in Europa.
La gara cambia pelle quando Giuliani decide di mischiare le carte per non capitolare senza aver tentato il tutto per tutto. All'inizio del terzo set, Macerata torna in campo con due sostituzioni mica da ridere. Entrano Kovar e Pajenk per Savani e Podrascanin. L'intuizione che vale il tricolore. Perché i due, soprattutto Kovar, a cui va a fine gara il premio di miglior giocatore della serata, cambiano le logiche di una partita che pareva destinata a concludersi con un risultato netto per la Itas.
Inizia la risalita. Prima 25 a 22, poi 25 a 18, quindi il tie-break, avvincente e pure drammatico per via dei tanti tira e molla delle due formazioni in campo, che sbagliano tanto e forse proprio per questo mettono le bollicine ad una partitissima imprevedibile fino all'ultima palla. Ecco, il punto decisivo. Storia di arbitri e di probabilissime polemiche. Kaziyski attacca, i giudici di gara dicono che la palla è fuori, mentre invece (parola di replay che gli arbitri non possono vedere) era dentro. 22 a 20 per la Lube, che sbanca Assago e la pallavolo italiana.

Sfilano i grandi del volley di casa nostra che dicono la loro su quanto è accaduto. Prima sulle logiche di una finalissima che assegna uno scudetto al meglio di cinque set. Dice Daniele Ricci, campione d'Europa alla guida di Ravenna: "Non può essere che vinci la regular season con 14 punti di vantaggio e poi per un pallone sei un eroe o per un pallone diventi qualcos'altro (ndr, la parola sarebbe un'altra, evidentemente più forte) ".
Poi, sulle ragioni del campo. Interviene Giuliani, mister tricolore per la seconda volta in carriera: "Abbiamo fortemente voluto questo scudetto e ce lo siamo preso lottando sino all'ultimo pallone. E' stata una vittoria importante soprattutto ottenuta dopo due set di svantaggio. Abbiamo giocato con grande grinta e grande cuore". Scorrono i titoli di coda sulla stagione 2011-12. Macerata si riprende lo scudetto che aveva vinto l'ultima volta 6 anni fa. L'Itas raccoglie ciò che rimane di un campionato fantastico e guarda al futuro con un carico grande così di fiducia e di talento.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi