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Questo articolo è stato pubblicato il 23 aprile 2012 alle ore 06:37.

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Gli italiani hanno giocoforza imparato a barcamenarsi tra erosione del potere d'acquisto, redditi fermi (se non in calo) e risparmi sotto pressione. E le ricette non mancano, tanto che ormai da qualche anno alimentano un nuovo filone di guide, manuali, libri di testimonianze ed esperienze dirette. Le strategie "cerca-convenienza" delle famiglie hanno anche assunto definizioni talvolta pittoresche, in contrasto con la serietà del fine: uno stile di vita sobrio ma senza troppe rinunce, in grado di salvare sia il portafoglio sia la qualità della vita. Si chiamano, ad esempio, acquisti alla spina, chilometro zero, gas (gruppi di acquisto solidale), farmer's market, community card, siti di social shopping, flash sales, zero rifiuti, riciclaggio e riutilizzo, usato, baratto, banca del tempo, car sharing o bike sharing. Tutte formule che consentono un taglio della spesa che si sosterrebbe ricorrendo ai modi e ai canali tradizionali.
Ad esempio, con la spesa alla spina si fa riferimento a quei prodotti commercializzati senza confezione (come pasta, acqua, detersivi, latte, vino): consentono sia di ridurre imballaggi e rifiuti sia di risparmiare (dal 20 al 30%). Certo, il problema è trovare i punti vendita, ma si sono diffusi corner dello sfuso anche in alcuni supermercati. Altra mossa responsabile è rifornirsi di prodotti di stagione e del territorio, i cosiddetti Km zero. Sono in aumento i farmer's market, i mercati degli agricoltori che vendono direttamente i loro prodotti anche in città, e i consumatori mostrano di gradirli: nel 2011 le vendite di prodotti agrolimentari sono aumentate del 53% a quota 489 milioni e i punti vendita, secondo Coldiretti, hanno raggiunto quota 900.
Il contrastato divieto di commercializzazione degli shopper di plastica ha favorito poi il maggiore ricorso a borse e sacchetti non monouso (si è appena conclusa la terza edizione della settimana nazionale «Porta la sporta»): una pratica che rientra tra quei comportamenti anti-sprechi che, seppure lentamente, stanno contribuendo a una riduzione dei rifiuti e a una crescita della differenziata, secondo quanto prevede la direttiva europea delle quattro R (riduzione, riciclo, recupero, riutilizzo). E così nel 2010 la quota della Rd sul totale dei rifiuti urbani è cresciuta di 1,4 punti (31,7%) e il totale per abitante si è attestato sui 610 chili, dopo un triennio di andamento decrescente.
Molte le misure salvaportafoglio e salvambiente alla portata di tutti: ad esempio calibrare la spesa alle effettive esigenze, interpretare la scadenza (la corretta conservazione consente di consumare senza rischi un prodotto oltre il termine indicato sulla confezione), non disdegnare il riutilizzo degli avanzi, privilegiare prodotti dai packaging non complessi. E, per uscire dalla dispensa, abbigliamento, arredi e oggetti che si vogliono eliminare possono rientrare in circolo attraverso i mercatini dell'usato o del baratto. Così come l'affitto, soprattutto per le cose che si sa che si useranno sporadicamente, può essere un'alternativa interessante. Gli appassionati di teatro o cinema che non vogliono farsi scoraggiare dalla crisi potranno continuare a uscire spulciando tra abbonamenti scontati, prepagate, biglietti scontati in funzione di età, fasce orarie o gruppi.
Per i più evoluti ecco le opportunità su internet: portali di comparazione dove trovare ciò che interessa a minore prezzo (dalle assicurazioni all'elettronica, dalla spesa ai viaggi) e siti di social shopping dove l'acquisto di gruppo consente di ottenere sconti fino al 70% sulle cose più varie (dalla seduta del dentista alla cena al ristorante), sempre che ci si sappia orientare tra le clausole e limiti. E che questo settore non conosce crisi lo dimostra il giro di affari: secondo osservatori.net del Politecnico di Milano, 8 miliardi di euro nel 2011 (+20%).
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Sistemi per risparmiare
SHOPPING
8Spesa tarata sulle esigenze
8Outlet, discount, promozioni
8Prodotti alla spina
8Km zero
8Vendita diretta
8Farmer's market
8Gruppi d'acquisto solidale
8Autoproduzione
8Fidelity card

NO SPRECHI
8Sporte riciclabili
8Prodotti dal packaging
meno complesso
8Riduzione preventiva dei rifiuti
(meno quantità o prodotti sfusi)
8Riutilizzo dei prodotti eventualmente per altre funzioni
8Raccolta differenziata per favorire il recupero degli scarti
SENZA PROPRIETÀ
8Noleggio degli oggetti destinati a un utilizzo sporadico
8Mercatini dell'usato
8Pratica del baratto
8Banche del tempo
8Bike sharing
8Car sharing
8Libri in prestito
8Orti in affitto
VIA INTERNET
8Siti di social shopping
8Portali di comparazione
(per energia, assicurazione, telefonia, spesa alimentare)
8Flash sales
(vendite scontate temporanee)
8Siti per organizzare viaggi
e vacanze (singoli operatori e agenzie o tour operator dedicati)

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