Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 24 aprile 2012 alle ore 15:32.

My24

L'ex primo ministro dell'Ucraina Yulia Tymoshenko ha avviato lo sciopero della fame come forma di protesta per le «repressioni politiche» nel paese, dice il suo legale Sergei Vlasenko. «Ha avviamo uno sciopero della fame venerdì 20 aprile» dichiara Vlasenko, raggiunto per telefono dopo aver visitato la sua cliente nella prigione di Kharkiv, dove sconta una condanna a sette anni di carcere per abuso di potere. «Si tratta - continua - di uno sciopero della fame illimitato. Lei chiede che vengano fermate le repressioni politiche nel paese».

La paladina della Rivoluzione Arancione è rinchiusa in una colonia penale a Kharkiv, nell'Ucraina orientale, e nei giorni scorsi un tribunale locale ha aperto un nuovo procedimento giudiziario contro la sua persona per evasione fiscale e appropriazione indebita relativi al periodo in cui guidava una compagnia che si occupava di commercio del gas negli anni Novanta, la United Energy Systems of Ukraine, fondata insieme al marito.

Contro Tymoshenko il 19 aprile è iniziato anche un altro processo nei confronti dell'ex premier per aver distratto fondi pubblici e per frode fiscale, fatti relativi al biennio 1997-1998. Tymoshenko considera tutti questi processi una vendetta politica del presidente Viktor Yanukovich, che la considera la principale avversaria. L'avvocato, Serghei Vlasenko, ha denunciato di non aver potuto vedere la Timoshenko per due giorni: lo scopo - sostiene -era nascondergli lo stato di salute della ex premier, che avrebbe «lividi su tutte le braccia e un grosso ematoma all'altezza dello stomaco». Se li sarebbe procurati nella notte tra il 20 e il 21 aprile, quando «due impiegati del carcere» di Kharkiv, «sotto la supervisione del vice direttore Kovalenko» l'hanno prelevata dalla sua cella e portata in ospedale con la forza. L'opposizione ha protestato in parlamento agitando un enorme striscione con la scritta «Yanukovich (il presidente ucraino, acerrimo rivale della Timoshenko, ndr) non uccidere Iulia» e hanno chiesto che il procuratore generale d'Ucraina, Viktor Pshonka, riferisca in aula su quanto avvenuto.

La richiesta è stata accolta dal presidente del parlamento, Volodimir Litvin, che esige dal servizio penitenziario e dai ministeri degli Interni e della Salute una relazione scritta sul ricovero coatto della Timoshenko.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi