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Questo articolo è stato pubblicato il 25 aprile 2012 alle ore 06:40.

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INDIA
Kerala, le famiglie
perdonano i marò
Il Governo italiano e i familiari dei due pescatori indiani uccisi nell'incidente che ha coinvolto i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone hanno firmato ieri un accordo extragiudiziale davanti all'Alta Corte del Kerala: le famiglie, che in una lettera hanno scritto di «perdonare i fratelli italiani», hanno rinunciato alle loro pretese in diverse azioni legali. La scorsa settimana, Roma aveva offerto come donazione "ex gratia" 10 milioni di rupie (quasi 150mila euro) a ciascuna famiglia. Ora si dovrà attendere la pronuncia della Corte Suprema indiana sulla giurisdizione del caso, il prossimo 8 maggio: il Governo di Delhi ieri ha ribadito che spetta all'India, ma che si atterrà alla decisione dei giudici.
UCRAINA
Tymoshenko,
sciopero della fame
La leader dell'opposizione ucraina, Yulia Tymoshenko (nella foto), che sta scontando una condanna in carcere a sette anni per abuso di potere, ha iniziato lo sciopero della fame il 20 aprile scorso. Lo ha reso noto il suo avvocato, Serhiy Vlasenko, spiegando che la 51enne ex premier intende protestare contro il modo in cui è trattata in carcere. La donna è rinchiusa in una colonia penale a Kharkov.
GOLFO DEL MESSICO
Prima procedura
penale contro Bp
Un ex ingegnere della Bp è stato arrestato per aver distrutto prove legate all'esplosione della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon, che nel 2010 provocò la morte di 11 persone e un grave inquinamento nel Golfo del Messico. È il primo procedimento penale nella vicenda.
SUDAN
Il Sud accusa il Nord
«Vuole la guerra»
I bombardamenti dell'aviazione sudanese sono proseguiti senza interruzione nel Sudan del Sud, condannati «fermamente» dalla Casa Bianca. Il presidente sud sudanese Salva Kiir Mayardit, in visita a Pechino, ha affermato che equivalgono a una dichiarazione di guerra. Il presidente cinese Hu Jintao ha invitato i due Paesi separati da poco a mettere fine al conflitto armato con una mediazione internazionale. Il ministro degli Esteri di Khartoum, Ali Ahmed Karti, si dice pronto a colloqui con il Sud su non meglio precisate «questioni di sicurezza».
MOSCA
Putin lascia
«Russia Unita»
Cercando di distanziarsi da un partito sempre meno popolare, Vladimir Putin ha lasciato la guida di «Russia Unita» proponendo di farsi succedere da Dmitrij Medvedev. «Il presidente sta al di sopra dei partiti», ha detto Putin che si insedierà al Cremlino il 7 maggio prossimo. Medvedev gli succederà anche come
primo ministro.

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