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Questo articolo è stato pubblicato il 26 aprile 2012 alle ore 20:53.

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Il parlamento olandese è giunto ad un accordo su un piano di austerità per il 2013 chiesto dall'Ue. Lo hanno annunciato i capi dei cinque grandi gruppi parlamentari, a qualche giorno dalle dimissioni del Governo. «Abbiamo trovato un accordo», ha detto Stef Blok, capogruppo dei liberali del premier Mark Rutte.

Cinque partiti, le tre forze di opposizione D66, la Sinistra verde e l'Unione cristiana, insieme ai due partner della coalizione che sosteneva Rutte, i liberali del VVd e i Cristiano democratici della Cda, hanno annunciato il raggiungimento di un accordo che consentirà all'Olanda di mantenere il proprio deficit entro il 3% del Pil, come richiesto dall'Unione europea. «I cinque partiti ritengono di poter rientrare entro il 3% previsto dall'Europa», ha detto il ministro delle Finanze, Jan Kees de Jager, ha riferito la Bbc.

La scadenza indicata dalla Ue è quella del 30 aprile e in Olanda cresceva il timore che , in caso di mancato rispetto, la tripla »A« del rating del Paese potesse essere persa, con gravi conseguenze per l'economia, giá in recessione. Proprio sui tagli alla spesa pubblica, per ridurre il deficit del 4,6% previsto per il prossimo anno, è caduto il governo di Rutte, quando il Pvv di Geert Wilders si è rifiutato di sottoscrivere l'accordo proposto dal premier. Nuove elezioni sono state convocate per il 12 settembre.

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