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Questo articolo è stato pubblicato il 28 aprile 2012 alle ore 12:24.

Nella cosiddetta, nuova economia delle idee, basta una buona idea per far nascere un business profittevole. Così, per esempio, dopo tutte le televisioni da cani che trasmettono in giro per il mondo, perché non farne una per cani? Da questa banale idea, è nata DogTv, al momento disponibile – via cavo – solo per i migliori amici dell'uomo che dimorano a San Diego, in California.
«È stata studiata per il dog-sitting dei cani che restano soli in casa», spiega Nicholas Dodman, direttore dell'Istituto di comportamento animale alla Tufts University del Massachusetts, nonché direttore scientifico di DogTv. Il palinsesto del canale canino – che ovviamente trasmette 24 ore al giorno, sette giorni la settimana – è interamente fatto di paesaggi, di cani che giocano, di palle che rotolano sui prati. «La programmazione – rimarca Dodman – include trasmissioni per rilassare gli animali e altre per stimolarli, ovviamente girate su misura per loro».
Che non sia un canale per umani, si distingue anche dal colore delle immagini. «I cani non vedono bene i rossi e i verdi – spiegano a DogTv – e il colore è leggermente modificato per piacere a loro». Ma davvero i cani sono interessati a guardare la televisione? «Oh sì – è la risposta – basta vedere YouTube, dove ci sono centinaia di film di cani che guardano la tivù. E oggi più che mai».
Il motivo non sta in un'evoluzione teledipendente della razza canina, ma nell'innovazione tecnologica umana. Quando le televisioni erano tutte analogiche e con il tubo catodico, non potevano incontrare i favori delle retine canine: il tasso di "refresh" dell'immagine a 50-60 hertz era perfetto per l'occhio umano, ma i cani vedevano l'immagine sobbalzare (avete mai visto cosa succede quando una telecamera riprende una vecchia tivù accesa?). Bene, adesso che schermi piatti e digitali sono nella norma, gli animali a quattro zampe vedono altrettanto bene di quelli con due.
Ovviamente poi, c'è anche la musica. «Nei programmi di rilassamento, la colonna sonora è stata studiata per calmare il cane», si legge nel website di DogTv. «Invece, quelli disegnati per stimolarlo includono immagini con suoni del mondo reale, per tenerlo vigile. La nostra programmazione è studiata per seguire il tipico ciclo quotidiano del cane, in modo da evitargli fatica mentale, depressione o noia». Inutile dire che, come il dentrifricio è "approvato" dall'associazione dei dentisti, l'iniziativa di DogTv ha l'appoggio della Humane Society of the United States (in inglese humane non vuol dire "umano", ma "compassionevole").
DogTv è stata lanciata da pochi giorni e non si hanno ancora notizie sulla risposta del pubblico, che ben difficilmente dirà la sua su Twitter. L'abbonamento costa 4,99 dollari al mese e il canale televisivo si appresta ad allargare l'offerta agli interi Stati Uniti. E qui sta il punto: l'intera razza canina di tutta Italia, anzi di tutta Europa, è ancora orfana di una televisione. Che sia un'idea di business?
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