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Questo articolo è stato pubblicato il 28 aprile 2012 alle ore 18:56.
Proteste all'esterno dell'ambasciata dell'Arabia Saudia al Cairo. (Epa)
L'Arabia Saudita ha richiamato l'ambasciatore al Cairo e ha chiuso oltre alla missione nella capitale anche i consolati di Alessandria e Suez. Il passo è stato deciso, hanno reso noti fonti saudite, per le proteste inscenate all'esterno dell'ambasciata e le minacce rivolte al personale della legazione per l'arresto a Gedda di Ahmed Mohammed al-Gizawi, avvocato e attivista per i diritti umani egiziano, accusato di essere in possesso di sostanze vietate.
L'iniziativa di Riad è stata giudicata «sproporzionata» dal maresciallo Hussein Tantawi, il capo della giunta militare al potere in Egitto, che, ha annunciato, sta lavorando per trovare una via d'uscita alla crisi.
La situazione fra Egitto e Arabia Saudita è stata definita «spinosa» da una fonte della Lega Araba, spiegando che sono in corso contatti al massimo livello fra i due Paesi per trovare un rimedio alla vicenda.
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